Di Paola Benedetta Manca

Roma, 30 lug. (LaPresse) – Paolo Nespoli è pronto a riprendersi il record italiano del periodo più lungo passato nello spazio (174 giorni). Lo ha detenuto fino a poco tempo fa ma gli è stato strappato da Samantha Cristoforetti che, grazie al rinvio del suo rientro, ha raggiunto quota 200 giorni. A maggio del 2017, però, Nespoli tornerà nello spazio a bordo della Soyuz MS-05 col cosmonauta russo Fyodor Yurchikhin e quello della Nasa Jack Fischer. “Probabilmente stabilirò il record del maggior tempo passato in orbita”, ha annunciato stamattina, “ma verrà presto sorpassato perché si raggiungono continuamente nuovi risultati”. Ma Nespoli un record ce l’ha già al sicuro in cassaforte: quello di astronauta più anziano d’Europa. Nel 2017, infatti, avrà 60 anni. Il primato mondiale se l’è già aggiudicato il senatore John Glenn che, nel 1989, è tornato in orbita a 77 anni.

“La proposta dell’Agenzia spaziale italiana mi ha preso di sorpresa – racconta Nespoli – ma è stato difficile dire di no. Sono orgoglioso e onorato di poter tornare in orbita con la bandiera italiana”. L’astronauta è alla sua terza missione. La prima è stata nel 2007, la seconda nel 2010. Una vita passata in volo, guardando la terra dall’alto, prima come paracadutista e pilota dell’esercito poi come astronauta. Era nello spazio anche quando ha perso la madre Maria, il 4 maggio del 2011. Il giorno del funerale la Stazione spaziale internazionale è volata sopra l’Italia per un addio dal cielo. L’equipaggio ha sospeso le attività di bordo e osservato un minuto di silenzio.

Ad aspettare Nespoli, quando tornerà in orbita, ci saranno la moglie e i figli, il più piccolo di 18 mesi e Sofia di 6. “Mia figlia comincia a capire cos’è un astronauta – racconta Nespoli -. L’unico problema è che quando ne vede uno alla televisione mi dice: ‘Papà, guarda! Un astronauta’. Allora le chiedo: ‘E io cosa sono?’. E mi risponde: ‘Sei il mio papà'”.
“E’ veramente bello galleggiare e fare il superman nello spazio – dice con semplicità -, ma va vissuta come una cosa eccezionale non come la normalità”.

L’astronauta 58enne è stato il primo a rivoluzionare, nella missione ‘Magissta’, la comunicazione tra spazio e Terra, attraverso i social network, aprendo la strada a Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti. Durante la nuova missione continuerà a utilizzare i social. “Attraverso questi strumenti – spiega – è possibile focalizzare l’attenzione di una fetta del pubblico che, altrimenti, non si interesserebbe allo spazio”. “A me – prosegue – la condivisione sui social è servita a non farmi sentire solo. Ogni sera mi ritrovavo 400-500 tweet di risposta alle foto dello spazio che postavo”.

Anche se Nespoli è l’astronauta più anziano d’Europa non ha perso la capacità di credere che le cose che sembrano impossibili possano avverarsi. “In mezzo a tutto quello che c’è nel cosmo – dice – sono sicuro ci sia un posto simile alla Terra che dà la possibilità a una specie come la nostra di svilupparsi. Un pianeta gemello così distante è un problema ma io dico sempre ai ragazzi: ‘Smettete di sognare, svegliatevi e datevi da fare’. Alla fine dista solo 1400 anni luce e sono convinto che non ci vorrà tanto prima che qualcuno riesca ad andarci”.

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