Padova, 30 lug. (LaPresse) – Dopo quattro mesi è ritornato a Padova il Crocifisso bronzeo del Donatello prestato dalla Basilica al Museo Diocesano di Padova per la mostra, appena conclusa, ‘Donatello svelato. Capolavori a confronto’. Ieri sera 29 luglio, dopo la chiusura del santuario, dalle 19.45 sino a tarda notte si è proceduto dapprima al distacco della copia bronzea del Cristo crocifisso, da fine marzo in sostituzione dell’originale donatelliano, quindi al successivo riposizionamento dell’opera dello scultore fiorentino, che ora nuovamente domina dall’alto il presbiterio della Basilica. Durante le operazioni per riportare nel sito originario il Crocifisso dell’artista toscano, si è proceduto anche a pesare l’opera bronzea – cosa mai fatta in passato -, che dunque ora ha un peso ufficiale di 120 Kg. Il ‘distacco’ del Crocifisso donatelliano era avvenuto nella notte tra 24 e 25 marzo a seguito del prestito concesso al Museo Diocesano da monsignor Giovanni Tonucci, Delegato pontificio della Basilica del Santo. Le delicatissime operazioni di prestito e di trasferimento da e per il Santo, autorizzate dalla Soprintendenza – Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, sono state effettuate dalla ditta di restauri Rws di Vigonza. Come nella scorsa primavera, anche il rientro del Crocifisso è avvenuto sotto gli occhi dei rappresentanti dei frati del Santo, della Veneranda Arca di sant’Antonio e dei responsabili diocesani della mostra ‘Donatello svelato’. Sono rientrate in Basilica anche tutte le altre opere concesse in prestito alle tre mostre del circuito espositivo ‘Donatello e Padova’: tre sculture che sono state esposte alla mostra ‘Donatello e la sua lezione’ dei Musei Civici agli Eremitani e dodici opere del Tesoro del Santo, soprattutto reliquiari, esposte alla mostra ‘Donatello e la sua lezione’ di Palazzo Zuckermann. Tutti i prestiti sono stati coordinati nelle diverse fasi dalla Veneranda Arca di sant’Antonio. Il ‘Crocifisso’ in bronzo è stato scolpito da Donatello tra 1443 e 1449 ed è la prima opera padovana dello sculture fiorentino. Per i frati del Santo il Donatello realizzò inoltre, sempre su commissione dell’Arca del Santo, il monumento al Gattamelata e le 29 opere dell’altare maggiore (7 statue, 5 rilievi e 17 formelle).

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