Roma, 26 ago. (LaPresse) – Giornalisti, fotografi residenti e curiosi, una folla davanti alla chiesa di San Girolamo Emiliani nel quartiere Casal Morena a Roma, per la messa in suffragio del capo-clan Vittorio Casamonica. Forze dell’ordine schierate. Solo quando Luciano Casamonica, nipote del capo clan, si è avvicinato ai giornalisti per parlare, alcune donne della famiglia hanno cominciato a urlare

Fra la gente, ai lati di via Bellico Calpurnio, c’erano anche numerosi carabinieri e agenti della polizia in borghese. Al’interno del cortile della chiesa, un gruppo di parenti e il parroco don Francesco Fissore che ha celebrato la funzione. Oltre a parenti e agenti non sono potute entrare altre persone.

Dopo la messa di suffragio, i familiari, circa una quarantina di persone, sono usciti in silenzio per andare alle automobili. Quando Luciano Casamonica, nipote del capo clan, si è avvicinato ai cronisti, prima di entrare in macchima alcune donne della famiglia hanno cominciato a inveire chiedendo all’auto su cui stava entrando il parente ad andarsene. Carabinieri e polizia sono intervenuti per separare la schiera di fotografi e cronisti dai parenti. Una delle familiari ha gridato “Merde!” ai giornalisti e ai carabinieri, invece, “Fate il vostro dovere”. Dopo poco, tutte le macchine, nessuna di grossa cilindrata, sono sparite dal piazzale. I parenti di Vittorio Casamonica risiedono tutti nei paraggi della chiesa o di fronte l’edificio.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata