Imperia, 28 ago. (LaPresse) – Cittadino spia o contrasto al degrado? Agli abitanti di Riva Ligure, in provincia di Imperia, è arrivata dal palazzo comunale un’originale richiesta di arruolamento: armarsi di spartphone, fotografare le irregolarità del territorio e inviarle con Whatsapp, il più diffuso sistema di messaggeria istantanea da cellulare, alla polizia locale. L’iniziativa nasce da un’idea di Giorgio Giuffra, sindaco del comune ligure, pocopiù di 2.860 anime in riviera di Ponente. “E’ impensabile che i cittadini e il Comune paghino per rendere bella e accogliente Riva Ligure, che vive perlopiù di turismo, e che qualche vandalo annoiato si diverta a danneggiare le nostre bellezze”, dichiara Giuffra a LaPresse.

Il primo cittadino spiega che le telecamere di sorveglianza non bastano: “Ne abbiamo installate 20 ma nonostante questo c’è chi agisce incivilmente, magari approfittando del fatto che i vigili non sono presenti ovunque e a ogni ora del giorno. Invece, sapere che in qualsiasi momento e in qualsiasi angolo del paese c’è qualcuno pronto a fotografare le tue malefatte e inviare l’immagine ai vigili, potrebbe scoraggiare anche il più piccolo atto di degrado”. Il servizio di ‘cittadinanza attiva’ per mantenere Riva Ligure pulita e in ordine partirà a inizio ottobre. “Offendere il decoro – continua il sindaco – è come ferire il proprio paese, mentre pensare al bene pubblico è contribuire al benessere della comunità”.

L’appello del sindaco Giuffra è rivolto anche ai giovani: “L’immaginario collettivo li dipinge come teppistelli e buoni a nulla, ma a Riva Ligure, e sicuramente in tantissimi altri comuni italiani, sono proprio i ragazzi che vogliono collaborare con le autorità locali per il mantenimento del decoro pubblico – spiega il primo cittadino -. Ci sono sconsiderati che abbandonano rifiuti di fianco ai cassonetti, e non dentro, per inciviltà o pigrizia. Oppure abbiamo speso soldi pubblici per sistemare i giardinetti in prossimità della scuola elementare, e non possiamo accettare chi sporca quel luogo”.

Per evitare ripicche su chi scatta le foto e segnala irregolarità a Comune e vigili, Giuffra spiega che sarà assicurato l’anonimato, che le immagini rimarranno negli archivi e non saranno diffuse. “Le fotografie dei cittadini non hanno valore legale, ma serviranno, ad esempio, per dimezzare le ricerche dei malfattori: invece che spobinare ore e ore di filmati delle telecamere comunali, la foto indicando ora e luogo del fatto incivile e criminoso, aiuterà a individuare prima il responsabile. Inoltre – conclude Giuffra – se inviata ai vigili in servizio potrebbe permettere di bloccare il vandalo in flagranza di reato”.

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