Dal nostro inviato Jan Pellissier a bordo del Cigala Fulgosi

Libia, 31 ago. (LaPresse) – Si è conclusa l’operazione di salvataggio dei 119 migranti che, questa mattina, erano entrati in contatto con le autorità italiane per essere salvati al largo della Libia. Si trovavano su un gommone da cui è partita una telefonata di richiesta di aiuto poco prima delle 8.

L”operazione, a 38 miglia nautiche a nord-est di Tripoli, è durata poco più di un’ora. E’ intervenuto il rimorchiatore Dignity I di Medici senza Frontiere che al momento della chiamata era il più vicino al gommone. Si è, poi, affiancato il pattugliatore d’altura Comandate Cigala Fulgosi della marina militare italiana, che ha assunto il ruolo di coordinatore della scena d’azione, mentre i migranti venivano trasferiti sul Dignity I. Il Cigala Fulgosi opera nell’ambito del dispositivo di pattugliamento della marina militare italiana ‘Mare sicuro’.

A bordo del gommone c’era solo un ferito, che alcuni giorni fa era stato colpito da un proiettile a un occhio ma le cui condizioni sono stabili. I migranti sono ora tutti a bordo del Dignity I, nave di Medici senza frontiere che opera nelle zone al largo della Libia.

Spetterà ora all’autorità giudiziaria italiana e al ministero dell’Interno curarne lo sbarco e la gestione. Il pattugliatore d’altura Cigala Fulgosi della marina militare italiana dopo aver concluso i controlli di sicurezza sul gommone ha ora ripreso la navigazione e proseguirà nel compito di pattugliamento e controllo assegnatogli all’interno del contingente ‘Mare sicuro’ della nostra marina.

Il mare è piatto, totale l’assenza di vento, quindi le operazioni sono procedute nella massima sicurezza e sono state gestite attraverso due idrobarche della Cigala Fulgosi e alcuni gommoni della Dignity I. Il pattugliatore italiano è pronto a fornire tutti i servizi necessari qualora ci fossero emergenze sanitarie e inoltre opera anche per garantire la massima sicurezza con la presenza di militari a bordo


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