Napoli, 15 set. (LaPresse) – “Ho avuto più volte modo di dire che Napoli può venir fuori dal fenomeno camorristico perché la stragrande maggioranza dei suoi cittadini ha voglia di legalità e di libertà. Noi facciamo la nostra parte però anche loro devono contribuire a tutto questo”. Così il procuratore capo di Napoli, Giovanni Colangelo, in merito all’operazione della Dia che ha portato all’arresto di 44 esponenti appartenenti al clan dei Casalesi e ad un decreto di sequestro preventivo di beni per un valore complessivo stimato in circa 20 milioni di euro.

“Anche questa indagine ha dimostrato che non sempre i cittadini sono parte attiva piuttosto che meri spettatori delle situazioni illecite. Raramente troviamo persone sottoposte alle estorsioni che vengono spontaneamente a denunciar i fatti estorsivi e raramente, in merito a fatti delittuosi più gravi, troviamo persone che vengono a fare dichiarazioni di utilità alla magistratura per poter ricostruire i fatti e individuare i responsabili”, conclude il procuratore Colangelo.

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