Bari, 18 set. (LaPresse) – Trentacinque tonnellate di carciofi, funghi, cipolline e olive, tutte in cattivo stato di conservazione, destinate a conserve alimentari in salamoia. E’ quanto scoperto dai carabinieri del Nas di Bari nel corso di controlli presso un’industria della provincia.

Le verdure si trovavano all’interno di un cortile, esposte alle intemperie ed alle elevate temperature estive: da numerosi fusti in plastica, della capacità di 220 chili ciascuno, usciva il liquido della salamoia maleodorante, ed erano invasi da muffe, parassiti ed insetti vivi. Il tutto è stato sottoposto a sequestro penale. Sono state riscontrate carenze igieniche e strutturali all’interno dello stabilimento che sono state segnalate all’autorità sanitaria per l’adozione dei provvedimenti di competenza.

Il titolare dell’attività, nei cui confronti sono state elevate sanzioni amministrative per 2.000 euro, è stato segnalato all’autorità giudiziaria per aver detenuto e commercializzato alimenti mantenuti in cattivo stato di conservazione. L’operazione ha impedito che nella filiera commerciale nazionale venissero immessi alimenti potenzialmente pericolosi per la salute del consumatore, per un valore di circa 200.000 euro.

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