di Fabio Grandinetti
Roma, 26 set. (LaPresse) – Una rete di percorsi religiosi che si estende per quasi 1000 km sul territorio laziale e che da oltre un millennio viene utilizzata dai pellegrini per raggiungere Roma è al centro del sistema Cammini del Lazio presentato oggi dalla Regione a Roma.
“Per raggiungere la Porta Santa a Roma ognuno potrà compiere, secondo le proprie forze, un pellegrinaggio. Esso sarà un segno del fatto che anche la misericordia di Dio è una meta da raggiungere e che richiede impegno e sacrificio”: l’invito a compiere un pellegrinaggio che Papa Francesco ha inserito nella ‘Misericordiae Vultus’, la bolla emanata per indire ufficialmente il Giubileo straordinario della Misericordia, ha ispirato il progetto dell’Esecutivo regionale.
L’obiettivo è rendere completamente fruibili, entro l’8 dicembre, i quattro percorsi più rappresentativi sul territorio: la via Francigena del nord, quella del sud e i cammini di Benedetto e Francesco.
I lavori, già iniziati, sono di tipo infrastrutturale e promozionale: dalla costruzione di ponti pedonali, che permetteranno di superare le strade di asfalto e i fiumi che interrompono i sentieri religiosi, al rinnovo della segnaletica e alla messa in sicurezza dei percorsi; a ciò si aggiungono le attività di promozione che includono pubblicazioni, guide dedicate, progetti culturali e strumenti digitali.
“La promozione del sistema dei Cammini si inserisce nella strategia che abbiamo scelto – ha detto Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio -, ovvero metterci semplicemente al servizio della macchina organizzativa del Giubileo per ciò che rientra nelle nostre competenze. Il pellegrinaggio ha una forza straordinaria, che non risiede solo nella meta, ma anche nel cammino, nell’incontro con l’altro. Il sistema dei Cammini ha l’obiettivo di dare più forza e visibilità alla rete di iniziative che erano già in piedi. Il nostro piano – ha spiegato Zingaretti – si snoda in tre azioni principali: inserire i Cammini nelle 45 azioni previste dalla nuova programmazione europea, includerli nel piano triennale di sviluppo dell?agenzia del turismo regionale, moltiplicare le attività di promozione in vista dell’evento giubilare.
Purtroppo nel corso del tempo non è mai stato fatto sistema. Forse perché non si è mai capito fino in fondo il potenziale culturale, religioso, storico e turistico dei Cammini”.
“Il pellegrinaggio è metafora della vita – ha affermato don Giovanni Biallo, responsabile del progetto Cammini dell’Opera romana pellegrinaggi -, è una riscoperta di sé stessi e del rapporto con Dio. Ciascuno di noi è un uomo in cammino. Chi arriverà alla Porta Santa a piedi lo farà con il cuore pronto alla solidarietà, all’accoglienza, allo spirito del Giubileo della Misericordia. Come dice il Papa: chiunque trovi dove ci sono dei cristiani un?oasi di misericordia”.
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