Caserta, 1 ott. (LaPresse) – E’ in corso un’operazione che vede impegnati uomini della polizia di Stato di Caserta e i carabinieri del Ros: le indagini, coordinate dalla Dda di Napoli, hanno consentito la cattura, per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, favoreggiamento, ricettazione e concorso esterno in associazione a delinquere, di 4 indagati ritenuti organici al clan dei casalesi, fazione Zagaria.

Le ordinanze cautelari riguardano l’architetto Carmine Domenico Nocera, Filippo Capaldo, l’imprenditore edile Francesco Nobis e Gesualda Zagaria, sorella del boss Michele Zagaria. Il gip ha osservato che le attività di indagine (basate su attività di intercettazione, servizi di osservazione e dichiarazioni dei collaboratori di giustizia), hanno permesso di accertare come Nocera abbia incontrato, più volte e durante la sua latitanza, Michele Zagaria, fornendo un costante apporto al clan e predisponendo il contratto di locazione delle abitazioni occupate dal latitante ma formalmente locate al suo vivandiere Generoso Restina. Inoltre, afferma il gip, su preciso incarico di Carmine Zagaria, fratello di Michele, Nocera ha curato la fittizia intestazione di un’abitazione a Casapesenna occupandosi anche dell’istruttoria finalizzata al rilascio di un’autorizzazione a costruire, e della realizzazione nello stesso immobile ad opera di Francesco Nobis, di un bunker poi scoperto. Da ultimo, l’architetto, originario di Casapesenna ma residente a Caserta, manteneva contatti con gli altri esponenti del clan, fra i quali Filippo Capaldo e Giuseppe Fontana.

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