Verona, 1 ott. (LaPresse) – Concedevano prestiti con tassi di interesse che potevano raggiungere il 260%: i militari della guardia di finanza di Verona hanno arrestato tre persone, accusate di usura, riciclaggio, intestazione fittizia di beni e esercizio fittizio dell’attività finanziaria. Da mesi un uomo e una donna, rispettivamente di 63 e 69 anni, concedevano prestiti con tassi di interesse che potevano raggiungere il 260%, sottoponendo le vittime – imprenditori e commercianti veronesi e bresciani, ma anche lavoratori dipendenti – a condizioni estremamente vessatorie. Il denaro accumulato grazie all’attività di usura veniva poi riciclato da un complice, un uomo di 39 anni, che lo impiegava per la gestione di un’attività immobiliare. sequestrati beni per oltre 5 milioni di euro.

L’operazione antiusura, condotta dalla Procura di Verona insieme al nucleo della polizia tributaria, si è conclusa oggi con l’arresto dei tre e il sequestro preventivo del patrimonio illecitamente accumulato, del valore stimato di oltre 5 milioni di euro, che comprende 45 immobili a Verona, Vicenza, Brescia e Napoli, due società con sede in provincia di Verona, numerosi rapporti bancari e dossier titoli. Nel corso della perquisizione nelle abitazioni dei tre, inoltre, sono stati rinvenuti 12mila euro in contanti, numerosi gioielli e quadri e arazzi di grande valore, anch’essi sottoposti a sequestro.

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