Bari, 8 ott. (LaPresse) – Beni per un milione di euro sono stati sequestrati questa mattina ad Altamura (Bari) nei confronti della persona ritenuta il mandante della strage della sala giochi ‘Green Table’ commessa il 5 marzo scorso e che costò il ferimento di otto giovani, uno dei quali deceduto il successivo 1 agosto, in Austria, dove era ricoverato.

I carabinieri del nucleo investigativo di Bari hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di sequestro di beni mobili ed immobili emessa dalla Sezione per le Misure di Prevenzione del Tribunale di Bari nei confronti di un 43enne, esponente di spicco del clan D’Ambrosio operante nella zona murgiana, nonché fratello di Bartolomeo D’Ambrosio, boss di Altamura ucciso in un agguato nel settembre del 2010.

Il 43enne è stato tratto in arresto lo scorso 20 giugno dai carabinieri di Bari, perché ritenuto il mandante della strage. Il provvedimento scaturisce da un’indagine patrimoniale, avviata parallelamente all’attività investigativa finalizzata alla cattura dei responsabili del delitto, che ha permesso di appurare come il 43enne, a fronte di modesti redditi dichiarati, abbia realizzato un rilevante patrimonio grazie ai guadagni conseguiti dalle attività illecite, intestando i beni a familiari e prestanome.

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