Milano, 26 ott. (LaPresse) – Sul podio dei padiglioni stranieri preferiti sale il Giappone con il 21 per cento dei consensi seguito dalla Cina con il 9 per cento e dal Kazakistan con l’8 per cento ma apprezzati sono stati anche gli Emirati Arabi e Israele entrambi con il 7 per cento. E’ quanto emerge dalla prima indagine completa sul bilancio dell’evento elaborata da Coldiretti/Ixe’, presentata al Forum sull’eredità di Expo e sulle sfide future, che mette peraltro in cima alla lista degli interventi piu’ significativi quello di Papa Francesco.Il Giappone – sottolineano la Coldiretti/Ixe’ – si colloca con il 15 per cento anche al primo posto per l’accoglienza seguito da vicino dall’Italia con l’11 per cento. Per quanto riguarda i padiglioni italiani che sono piaciuti di piu’ al primo posto c’è Palazzo Italia con il 26 per cento seguito da Perugina con il 15 per cento, da Coldiretti con il 12 per cento e da Coop e Eataly con l’11 per cento.
Molto apprezzato – precisano Coldiretti/Ixe’ – il padiglione zero dal 21 per cento dei visitatori. Tra gli interventi è stato giudicato come piu’ significativo di tutti quello di Papa Francesco all’apertura della kermesse dal 42 per cento, seguito dalla visita di Michelle Obama con il 22 per cento, dall’intervento del segretario generale dell’Onu Bank Ki Moon (20 per cento).”Da parte nostra abbiamo voluto contribuire ad affrontare il tema dell’Expo accogliendo l’invito di Papa Francesco che, nel giorno dell’inaugurazione di Expo, ha esortato a non dimenticare in questo importante evento “i volti dei milioni di persone che oggi hanno fame e oggi non mangeranno in modo degno di un essere umano”, ha detto il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che non sono mancati momenti di approfondimento nel Padiglione “No farmers no party” all’Expo ma anche tanta solidarietà come la distribuzione della frutta agli immigrati o l’accordo con il Banco Alimentare per l’offerta settimanale da parte degli agricoltori della Coldiretti da tutte le regioni di olio extravergine di oliva, formaggi e vini a denominazione di origine, ma anche frutta, ortaggi e dolci”.