di Luca Rossi
Milano, 2 nov. (LaPresse) – Lo smantellamento dei padiglioni di Expo Milano 2015 è all’inizio. I lavori sono appena partiti e si vedono i primi scatoloni accanto agli spazi dedicati ai vari Paesi e i primi muletti muoversi sul Decumano. La stazione di Rho-Fiera Expo, a due giorni dalla chiusura dell’Esposizione universale, invece, sta diventando ‘fantasma’. Bagni chiusi, biglietteria treni off-limits, Sala blu di Trenitalia per l’assistenza ai disabili in via di smantellamento. Chi vuole prendere un treno può usare solo le macchinette self-service.
DISORIENTAMENTO. I pochi viaggiatori, soprattutto gli stranieri, si aggirano disorientati. “Da domenica 1 novembre sono in vigore modifiche dell’offerta commerciale del servizio ferroviario di Trenord in Lombardia. Ulteriori informazioni sul sito di Trenord, sui quadri orario e negli avvisi esposti in stazione”, si legge poi nel messaggio video sul monitor ‘Informazioni’.
L’ALTA VELOCITA’. Quale sarà il destino, invece, dei treni ad alta velocità utilizzati almeno da sei milioni di visitatori per raggiungere l’Esposizione universale, secondo i dati ufficiali? Sul tabellone, fra i vari treni regionali, ecco spuntare il treno Italo AV 9977 diretto a Salerno delle 16.50.
“Alcuni Frecciarossa e Frecciabianca ci sono – fa sapere, invece, l’ufficio stampa di Trenitalia – Poi c’è un accordo quadro con l’ente Fiera: in occasione di un elenco selezionato di grandi eventi che si tengono presso la Fiera, è prevista la fermata di Eurocity e di Frecce”.
SPORTELLO LAVORO. Il corridoio, che dalla metro porta alla stazione di Rho-Fiera Expo e poi all’ingresso Triulza dell’Esposizione universale, è praticamente deserto. Daniele Alboni, addetto Uil, seduto al tavolo sotto la bandiera del suo sindacato, con il giaccone addosso, allo ‘Sportello lavoro in Expo’, tra il primo e il secondo binario, racconta: “Qua sotto è un disastro. Hanno chiuso i bagni, bisogna andare fino al bar Autogrill per i servizi. Il riscaldamento, purtroppo, è spento da stamattina”. “Tengo la porta chiusa, perché fa freddo – aggiunge – Ho sentito anche delle lamentele, perché ci sono delle persone che devono entrare in Expo, hanno perso il badge ed è chiuso l’ufficio accrediti di Expo, che è stato uno dei più richiesti. E non hanno lasciato indicazioni. Insomma, c’è stata una smobilitazione veloce e anche un attimino inaspettata”.
DISOCCUPAZIONE. L’addetto del patronato per il sindacato fa poi sapere: “Noi come Uil siamo qui per dare un aiuto a chi dovrà chiedere la disoccupazione. Anziché recarsi al patronato, il martedì e il venerdì verrà una nostra collega. Noi pensiamo che ci sarà una coda”. L’edicolante che lavora all’uscita dei tornelli della stazione della metro rossa dice: “Non poteva durare due anni l’Expo? C’è un deserto adesso, come prima dell’Esposizione. Ci sarà un po’ di movimento con le fiere. Prima c’era un manicomio. Sa come passava la giornata? Adesso rischi di stare con le mani in mano, arrivi qua e c’è parcheggio dappertutto. Prima mezzora per trovarlo”. E Abdossamad Heydari, 29 anni, afghano da cinque anni a Milano, addetto alle pulizie per la cooperativa B&B, all’uscita dei tornelli di Expo, spiega: “Adesso tutti raccolgono quello che è rimasto. Continuo a lavorare qui fino al 15 novembre, domani chissà. C’è tristezza. Prima era pieno di gente. Ora è come una città da cui sono scappati”.
UFFICIO POLIZIA CHIUSO. È chiuso anche l’ufficio di polizia nella stazione, ma non sarà sempre così, almeno nell’immediato. “Lo usiamo come punto di appoggio. Saremo qui per fare vigilanza e per i grossi eventi come la Fiera dell’artigianato. Poi l’ufficio di polizia chiuderà, perché c’è il commissariato dentro la Fiera”, spiega uno degli agenti che è rimasto a presidiare la zona in compagnia di altri colleghi. Intanto, l’ufficio stampa di Ferrovie dello Stato replica: “Apriremo i bagni in occasione di grandi eventi. Purtroppo, se li lasciamo aperti, il giorno dopo li troviamo vandalizzati”. Per quanto riguarda la biglietteria, “abbiamo fatto un accordo con Trenord per i sei mesi di Expo. Ci sono ancora le macchinette self-service”. A proposito, invece, dell’area dedicata ai disabili nella stazione di Rho-Fiera Expo, l’ufficio stampa fa sapere: “La Sala blu era aperta appositamente per i sei mesi. Stiamo valutando in via sperimentale l’apertura a partire da dicembre, in caso di grosse manifestazioni fieristiche”.
Insomma, Expo è già un ricordo.
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