Città del Vaticano, 4 nov. (LaPresse) – E’ bufera sul Vaticano. Arriva ora l’accusa della procura di Roma agli ex dirigenti dello Ior Paolo Cipriani e Massimo Tulli, rispettivamente ex direttore generale e vicedirettore dell’Istituto opere di religione: Abusiva attività bancaria e finanziaria. Nei loro confronti la procura ha chiuso un’indagine per violazione del testo unico in materia bancaria per fatti avvenuti prima del 2011. Fino al 2011 lo Ior avrebbe gestito fondi e finanziamenti senza esserne autorizzato, per poi spostare i conti all’estero.


ROGATORIE SU APSA-NATTIMO. “Su segnalazione dell’Autorita’ di Informazione Finanziaria l’Ufficio del promotore di giustizia del Tribunale vaticano ha avviato indagini relative ad operazioni di compravendita di titoli e transazioni riconducibili al signor Gianpietro Nattino”. Lo ha confermato il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, precisando che in merito il Vaticano “ha richiesto la collaborazione delle Autorità giudiziarie italiana e svizzera mediante lettere rogatorie inoltrate per vie diplomatiche il 7 agosto 2015” .

NON NUOVI INDAGATI. “In Vaticano sono in corso indagini ma non ci sono nuovi indagati”. Lo ha precisato il portavoce vaticano. E ancora: I documenti riservati del Vaticano (Vatileaks) pubblicati da Gianluigi Nuzzi nel libro Via crucis e da Emiliano Fittipaldi nel libro Avarizia sono “in buona parte” informazioni “già note, anche se spesso con minore ampiezza e dettaglio, ma soprattutto va notato che la documentazione pubblicata è perlopiù relativa a un notevole impegno di raccolta di dati e di informazioni messa in moto dal Santo Padre stesso per svolgere uno studio e una riflessione di riforma e miglioramento della situazione amministrativa del Vaticano e della Santa Sede”.

I DOCUMENTI NEI LIBRI. “La Cosea (Commissione Referente di Studio e Indirizzo sull`Organizzazione delle Strutture Economico-Amministrative della Santa Sede) dal cui archivio proviene buona parte della informazione pubblicata, era stata infatti istituita dal Papa il 18 luglio 2013 a tale scopo e poi sciolta dopo il compimento del suo incarico. Non si tratta quindi – precisa Lombardi – di informazioni ottenute in origine contro la volontà del Papa o dei responsabili delle diverse istituzioni, ma generalmente di informazioni ottenute o fornite con la collaborazione di queste stesse istituzioni, per concorrere allo scopo positivo comune”.

LA REAZIONE DEL PAPA. “Che le notizie non belle non siano fonte di gioia è talmente ovvio che non merita un comunicato, ma ciò non vuol dire che sia sconfortato, va avanti molto sereno”. Così il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi. Il Papa, ha sottolineato “è una persona serena nonostante le difficoltà”. E’ “assolutamente surreale” pensare che il Vaticano decida cosa fare, in merito alla riforma economica e amministrativa, in base “ai libri di Nuzzi o Fittipaldi”.

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