Di Alessandra Lemme

Roma, 23 nov. (LaPresse) – E’ scattato oggi il piano della questura di Roma contenente le misure di sicurezza previste nella capitale per il Giubileo. L’ordinanza, ideata in accordo con prefettura e altre forze dell’ordine, prevede un potenziamento dei controlli anti terrorismo sugli oltre mille ‘obiettivi sensibili’: da San Pietro, allo Stadio Olimpico, dal Colosseo a Fontana di Trevi, il piano contiene tutti i maggiori luoghi di aggregazione della capitale, compresi i principali locali notturni. Duemila agenti perlustreranno ogni giorno le strade di Roma dal centro alla periferia, un numero destinato a salire in occasione di eventi speciali, come nel caso dell’8 dicembre per l’apertura della Porta Santa. Agenti in divisa e in borghese presidieranno tutte le fermate delle metropolitane e i bus, salendo a bordo quando necessario. Dall’8 dicembre su Roma vigerà la ‘no fly zone’.

GABRIELLI, CITTÀ MILITARIZZATA ‘SAREBBE MOTIVO DI SCONFITTA’. La battaglia contro il terrorismo non si vince né si perde con più presidi ma è il sistema di sicurezza nel suo complesso che deve funzionare. Lo sostiene il prefetto di Roma Franco Gabrielli che, durante la conferenza stampa di presentazione del servizio radiofonico ‘InfoGiubileo’ per i pellegrini, sottolinea: “Se qualcuno pensa che il controllo sia la camionetta con i militari ‘h 24’ lo invito a pensare a quanti luoghi sensibili come scuole e musei la nostra capitale vanta”. Un’eccessiva militarizzazione della città “sarebbe essa stessa motivo di sconfitta”, dice Gabrielli che prosegue: “A me interessa di più che i soggetti che non si vedono lavorino per non farci assistere a fatti come quelli di Parigi”. Parlando dell’ordinanza anti terrorismo attivata in vista dell’Anno Santo, Gabrielli evidenzia che “le misure sono molto più stringenti ma non cambierà nulla dal punto di vista delle libertà e dei diritti dei cittadini”.

AZIENDA TRASPORTO PUBBLICO LANCIA BANDO PER VIGILANTES VOLONTARI. In attesa dell’8 dicembre, l’azienda del trasporto pubblico romano (Atac) annuncia più controlli, con guardie giurate, alle stazioni di Spagna, Termini e Colosseo; mentre lungo le banchine metro della tratta Termini-Cipro, sono state istallate delle colonnine di ‘sos’ che permetteranno il contatto diretto con la centrale operativa da parte degli utenti della linea A. Inoltre Atac ha potenziato tutti i sistemi di sicurezza e video sorveglianza presenti lungo la rete di bus e metro e ha indetto un bando pubblico per il coinvolgimento di associazioni private che vorranno prestare opera di volontariato nelle attività di controllo e supporto alla clientela.

ANCORA UNA GIORNATA DI FALSI ALLARMI. Anche oggi non sono mancati i falsi allarmi. A Roma, poco dopo le 10 del mattino in via del Traforo, in pieno centro, una scatola abbandonata, appartenente all’azienda cittadina dell’energia elettrica (Acea) ha fatto scattare la chiusura delle strada e i controlli degli artificeri, a causa di alcuni fili che fuoriuscivano dall’interno. Altro allarme all’aeroporto di Torino dove un aereo Alitalia diretto a Roma è stato evacuato a seguito di una telefonata anonima nella quale si annunciava la presenza di un ordigno a bordo.

SENZA SEGUITO INDAGINE SU TELEFONATA WHATSAPP DIVENUTA VIRALE. Sull’episodio di Torino indagano le forze dell’ordine, mentre è destinata a non avere seguito l’indagine della procura di Roma, scaturita dal falso messaggio pubblicato la scorsa settimana da una madre su Whatsapp, nel quale la donna invitava la figlia a non uscire di casa e a non recarsi in centro per evitare attentati terroristici. La donna ha ammesso di aver inventato quanto detto nel messaggio, ma solo perché era spaventata, ha detto, e cercava così di proteggere la figlia. L’episodio non sarà perseguito perché non si riscontra intenzione di procurare allarme. Del messaggio, diventato virale, aveva parlato anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi, augurandosi che se ne trovasse l’autrice.

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