Roma, 24 nov. (LaPresse) – La puntata di Pomeriggio Cinque, condotto da Barbara d’Urso, affronta il caso di Yara Gambirasio, la tredicenne trovata senza vita nel febbraio del 2011 e sul capello trovato incastrato nel giaccone della ragazzina. Sembrerebbe che il capello appartenga alla figlia di Rosita Brena, una ragazzina compagna di scuola di Yara. E’ quindi plausibile – come conferma la stessa Rosita Brena – che un abbraccio affettuoso tra le due ragazzine abbia strappato un capello a sua figlia e sia rimasto incastrato nella giacca di Yara.
“Questo è un elemento fondamentale che però non chiude il cerchio – ha detto il criminologo Ezio Denti – in questo processo è mancato l’abc delle indagini, è scappato fuori tantissimo. Noi consulenti veniamo assaliti, ma perché ci temono: noi dimostreremo con dati oggettivi le anomalie di questa attività”.
“Le cose di cui ha parlato Ezio Denti hanno validità pari a zero – ha dichiarato perentorio Carmelo Abbate, giornalista di Panorama, smentendo il criminologo – io valuto le prove. Ezio Denti non può dire che diversi Dna hanno lo stesso peso. Una traccia importante sugli slip della ragazza ha un altro peso del capello dell’amica. Che ci fa la traccia di ‘ignoto 1’ sugli slip della ragazza?”.
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