Bari, 7 dic. (LaPresse) – La polizia di Bari ha arrestato Muhamad Majid, nato a Baghdad (Iraq) l’1 dicembre 1970 e domiciliato a Bari, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal gip del Tribunale di Bari su richiesta della Procura distrettuale antimafia di Bari, poiché ritenuto responsabile del reato di favoreggiamento dell’immigrazione e della permanenza clandestina sul territorio nazionale. Muhamad Majid (alias Mullah Fouad) ha già scontato una condanna definitiva a 10 anni per associazione con finalità di terrorismo.

LE INDAGINI. Le indagini sono iniziate nel febbraio del 2015 quando, a seguito di una perquisizione domiciliare all’interno di un appartamento a Bari, è stata constatata la presenza di un gruppo di cittadini di cittadinanza irachena ed iraniana tutti, in qualche modo, aventi titolo alla permanenza sul territorio nazionale, tra i quali Muhamad Majid, uscito da poco tempo dal carcere dopo aver scontato una condanna definitiva a 10 anni per associazione con finalità di terrorismo in seguito a un procedimento penale della Procura di Milano, su indagini della Digos di quel capoluogo. Nel corso della perquisizione, Muhamad Majid è stato trovato in possesso di alcuni documenti comprovanti il suo collegamento con Ayachi Bassam, noto Imam di Molenbeek (Bruxelles), già arrestato dalla Digos di Bari nel maggio del 2009 per associazione con finalità di terrorismo.

LEGAMI CON GRUPPI TERRORISTICI. Il procedimento penale di Milano aveva sancito l’appartenenza di una serie di soggetti di nazionalità prevalentemente irachena all’organizzazione ‘Ansar Al Islam’ (letteralmente ‘i sostenitori dell’Islam’ o ‘i difensori dell’Islam’), inserita dalla comunità internazionale nella black list dei gruppi terroristici internazionali e fondata nel 2001 dall’emiro Mullah Krehar. Il gruppo, dopo anni di collegamenti con Al Qaeda, avrebbe recentemente stretto alleanza con i sostenitori dello Stato islamico e opererebbe, come di consueto, nel Kurdistan iracheno, contrapponendosi al PUK (Unione patriottica del Kurdistan). Con l’Isis, l’organizzazione Ansar al Islam condivide la finalità politica di instaurare uno Stato islamico radicale, privo di confini, governato esclusivamente dalle leggi della sharia. In particolare, in quel contesto investigativo, era stato appurato che Muhamad Majid (alias Mullah Fouad) risultava membro di rilievo dell’organizzazione terroristica, fungendo, tra l’altro, da raccordo tra i capi dell’organizzazione transnazionale e l’attività dei membri della cellula italiana, con particolare riferimento all’approvvigionamento di documenti falsi e il reclutamento di volontari per la jihad da inviare sullo scenario di guerra iracheno.

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