Roma, 7 dic. (LaPresse) – Si è aperto oggi nell’aula Occorsio del tribunale di Roma il processo d’appello che vede accusati di associazione mafiosa esponenti delle famiglie Fasciani e Triassi, del quartiere romano di Ostia. Diciotto le persone alla sbarra. In primo grado quattordici degli imputati nel processo sono stati condannati a complessivi 200 anni di carcere.

Carmine Fasciani, ritenuto dai pm capo clan, ha ricevuto in primo grado una condanna a 28 anni, mentre sono state assolte quattro persone tra le quali i due esponenti della famiglia Triassi. La prossima udienza di appello è fissata al 13 gennaio e il procuratore generale Giancarlo Amato anticipa che chiederà la condanna anche dei due Triassi assolti in primo grado.

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