Roma, 25 dic. (LaPresse) – Il caldo Natale è il risultato del clima impazzito, con le temperature massime del mese di dicembre che in Italia sono superiori di 2,5 gradi la media, mentre pioggia e neve sono ovunque praticamente assenti (-95%). E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia che la situazione anomala è aggravata dal fatto che anche a novembre le temperature massime sono state di 2,5 gradi più alte della media, con piogge praticamente dimezzate (-49%), ma con punte di meno 80% al Nord.

In Italia – sottolinea la Coldiretti – la mancanza di precipitazioni e l’assenza di vento hanno provocato allarme smog in molte città dove non piove da due mesi, da Milano a Torino. Preoccupa però anche la siccità, che ha provocato miliardi di danni all’agricoltura negli ultimi anni, tra i quali per gravità si segnalano il 2003, il 2007 e il 2012. Il fiume Po è agli stessi livelli del periodo estivo, ma è del tutto irrituale anche il pericolo incendi scattato in pieno inverno nelle zone boschive per la presenza di erba e arbusti rinsecchiti.

Il problema riguarda anche altri continenti, con gli Stati Uniti che da New York alla California sono sotto una cappa insolita di calore, mentre a livello globale l’autunno appena concluso dal punto di vista climatologico si è classificato quest’anno come il più caldo di sempre, con una temperatura combinata della terra e della superficie degli oceani superiore di 0,96 gradi la media del Ventesimo secolo, secondo elaborazioni Coldiretti su dati del National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa), che rileva le temperature nel mondo dal 1880 in tutti i continenti. “Una analisi che – conclude la Coldiretti – conferma l’importanza dell’accordo siglato alla Conferenza sul clima di Parigi in un anno che si appresta a conquistare il primo posto degli anni più caldi di sempre, alla testa di una classifica che vede peraltro tutti e dieci gli anni piu’ù caldi della storia successivi al 2000”.

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