A 20 anni dal progetto e dopo un decennio di lavori apre il tratto

Mandando in soffitta "i professionisti del non ce la farete mai", oggi il premier Matteo Renzi ha inaugurato ufficialmente la Variante di Valico della A1. Il tratto appenninico di questa autostrada, tra Bologna Casalecchio e Barberino, attraversa Emilia-Romagna e Toscana. Esso, lungo 62,8 chilometri, risulta di importanza strategica per il collegamento tra il Nord e il Sud dell'Italia.

Il potenziamento di questo tratto, che secondo le cifre di Autostrade per l'Italia viene percorso ogni giorno registra da 89mila veicoli, con punte di quasi 25mila camion e pullman, rappresenta "un intervento prioritario nell'ambito del piano di potenziamento della rete autostradale italiana", spiega la società Autostrade.

Quasi vent'anni fa, nel 1996, il Governo approva l'intervento di potenziamento della Bologna-Firenze. Nel 1997 Autostrade e l'Anas firmano la nuova convenzione, con la quale viene estesa la concessione autostradale dal 2018 al 2038 e viene assunto l'impegno a realizzare – senza alcun aggravio di tariffa – il potenziamento dell'A1 tra Firenze e Bologna con la costruzione di un nuovo tratto in variante, denominato appunto Variante di Valico.

Prende quindi il via un lungo e complesso dibattito che avrebbe ritardato la partenza dei lavori per la realizzazione dell'opera, incentrato sulla scelta dell'ipotesi progettuale migliore per l'attraversamento appenninico dell'opera, la 'Variante' o la 'Variantina', un tracciato cioé alternativo più breve, ma considerato tecnicamente non fattibile.

I lavori per la realizzazione della Variante di Valico sono definitivamente partiti nel 2004. Il termine, slittato di dodici mesi, era previsto per il 2014 con l'apertura al traffico. "L'8 novembre di un anno fa, quando si disse che entro un anno avremmo inaugurato quest'opera, fummo accolti con disillusione", ha ricordato oggi Renzi, sottolineando che "le promesse si rispettano".

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