Piccolo incidente per il Pontefice, che ha inviato i giovani messicani a non rassegnarsi al narcotraffico

"Non essere egoista!". Così Papa Francesco ha rimproverato un ragazzo che ha cercato di trattenerlo al termine di un incontro con i giovani a Morelia, capitale dello Stato messicano Michoacan. Bergoglio ha incontrato 40mila giovani messicani nello stadio di Morelia, incoraggiandoli a non rassegnarsi al traffico di droga, alla mancanza di opportunità, alla povertà e all'emarginazione. Quando il Pontefice è andato tra il pubblico al termine della cerimonia ha suscitato forte emozione, tanto che un giovane lo ha tirato per i vestiti con tale insistenza che Francesco ha quasi perso l'equilibrio e ha rischiato di cadere addosso a un bambino in sedia a rotelle. Aiutato dalle sue guardie del corpo e dal personale del presidente della Repubblica, Francesco ha recuperato l'equilibrio e, chiaramente sconvolto, ha rimproverato il giovane dicendogli di "non essere egoista".

"Non è vero che l'unico modo di vivere, di essere giovani è lasciare la vita nelle mani del narcotraffico o di tutti quelli che la sola cosa che stanno facendo è seminare distruzione e morte", ha detto Bergoglio ai giovani messicani. E' grazie a Gesù, ha spiegato il Papa, "che possiamo dire che non è vero che l'unico modo di vivere per i giovani qui sia nella povertà e nell'emarginazione; emarginazione dalle opportunità, emarginazione dagli spazi, emarginazione da formazione ed educazione, emarginazione dalla speranza. E' Gesù Cristo Colui che smentisce tutti i tentativi di rendervi inutili, o meri mercenari di ambizioni altrui".
 

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