Non "calpestate la dignità della persona" in nome di "tristi egoismi" ha sottolineato Bergoglio: persona al centro dell'azienda

 No a "scorciatoie, raccomandazioni, favoritismi e facili compromessi". Non "calpestate la dignità della persona" in nome di "tristi egoismi" e "sete di guadagno". Papa Francesco non ha usato mezzi termini con Confindustria, per il primo incontro della storia dell'associazione con un Pontefice: la persona deve essere messa al centro dell'azienda.

"Siete chiamati a tutelare la professionalità e al tempo stesso a prestare attenzione alle condizioni in cui il lavoro si attua", ha detto. La legge suprema sia in tutto "l'attenzione alla dignità dell'altro". "Sia questo orizzonte di altruismo a contraddistinguere il vostro impegno: esso vi porterà a rifiutare categoricamente che la dignità della persona venga calpestata in nome di esigenze produttive, che mascherano miopie individualistiche, tristi egoismi e sete di guadagno".

COINVOLGERE ANZIANI, PRECARI E DISOCCUPATI – Non è mancato, come spesso nel passato, un appello a non abbandonare i "soggetti spesso dimenticati o trascurati" della società, che pure possono e devono dare un contributo importante allo sviluppo delle aziende: gli anziani, i precari, i disoccupati. I giovani, "potenziali lavoratori", che, "prigionieri della precarietà o di lunghi periodi di disoccupazione, non vengono interpellati da una richiesta di lavoro che dia loro, oltre a un onesto salario, anche quella dignità di cui a volte si sentono privati". "Tutte queste forze, insieme – ha commentato Bergoglio – possono fare la differenza per un'impresa che metta al centro la persona".

 

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