Sale a 35 morti il bilancio degli attacchi dei giorni scorsi nella capitale del Belgio, la procura: confermati arresti di altre tre persone per terrorismo

 Fayçal Cheffou è stato rilasciato dalle autorità belghe per mancanza di prove. Lo riporta la Derniere Heure citando un comunicato della Procura. Il giornalista free lance, identificato nei giorni scorsi dai media come l'uomo con il cappello che appare nelle immagini delle telecamere di videosorveglianza dell'aeroporto di Zaventem, non è il terzo terrorista. "Gli indizi che hanno portato al suo arresto non sono stati confermati dall'evoluzione delle indagini in corso", ha segnalato la Procura nella nota. Cheffou era stato arrestato giovedì scorso con due altri sospetti davanti la sede della procura federale a Bruxelles. Nessuna arma né esplosivo è stata ritrovata nel suo appartamento durante la perquisizione.
 

BILANCIO. Nuovo bilancio delle vittime degli attentati del 22 marzo a Bruxelles, in Belgio. Come riporta su Twitter il ministro della Salute Maggie De Block quattro feriti sono deceduti in ospedale: ora i morti sono 35.  Tra le vittime vi sono anche i tre attentatori. Oltre 300 i feriti. L'unità di crisi del Belgio ha identificato 28 vittime: tra queste vi sono 15 morti all'aeroporto di Zaventem (6 belgi e nove stranieri) e 13 nella stazione della metro (10 belgi e 3 stranieri).

La procura di Bruxelles ha confermato oggi altri tre arresti per tre persone come partecipanti ad un gruppo terroristico. Sono Yassine A., Mohamed B. e Aboubaker O.: una quarta persona è stata rilasciata dopo essere stata interrogata. La polizia  ha perquisito la scorsa settimana l'abitazione della nonna dei fratelli El Bakraoui, presunti kamikaze degli attacchi di Bruxelles di martedì scorso.

 

L'ATTENTATORE. Khalid El Bakraoui, l'attentatore suicida che si è fatto esplodere all'interno della stazione della metropolitana di Maelbeek di Bruxelles, è transitato nell'estate del 2015 in Italia, diretto in Grecia. Lo riporta Sky Tg24: fonti dell'antiterrorismo hanno rivelato che l'uomo è passato per l'Italia il 23 luglio 2015, atterrando all'aeroporto di Treviso con un volo proveniente da Bruxelles. Poi il giorno successivo sarebbe ripartito dall'aeroporto Marco Polo di Venezia diretto allo scalo di Atene, in Grecia.

 Gli uomini dell'antiterrorismo hanno ricostruito i suoi spostamenti: alle 8.25 del 23 luglio atterra a Treviso con un volo Ryanair proveniente dalla capitale belga. Il biglietto lo ha comprato con la carta di credito intestata a un altro uomo: Abderahman Benamor. Al momento del check-in usa un documento d'identità del Belgio. Trascorre la notte in un hotel vicino all'aeroporto Marco Polo di Venezia. Il giorno dopo Bakraouoi si imbarca alle 6 del mattino su un volo Volotea con destinazione Atene.

 

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