Tutto pronto per la riunione tra magistrati e investigatori italiani e la delegazione del Cairo
Arriveranno a Roma domani sera, intorno alle 21, i magistrati e gli inquirenti egiziani responsabili delle indagini sulla morte di Giulio Regeni. Tra giovedì e venerdì si terranno, in una struttura della polizia, una serie di riunioni con gli italiani che indagano da due mesi sull'omicidio del ricercatore friulano. Oggi a piazzale Clodio magistrati e investigatori italiani hanno fatto il punto sulle ricerche, i materiali inviati nelle settimane passate dall'Egitto e l'organizzazione della due giorni di lavoro con i colleghi cairoti.
TUTTI I PRESENTI AGLI INCONTRI DI ROMA – Agli incontri parteciperanno i massimi dirigenti del Servizio centrale operativo (Sco) della polizia di Stato e del Raggruppamento operativo speciale (Ros) dell'Arma dei carabinieri, oltre al procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone e il pm Sergio Colaiocco. Dalla capitale egiziana arriveranno domani il generale Adel Gaffar e il brigadiere generale Alaa Abdel Megid, dei servizi centrali della polizia egiziana e il vicedirettore della polizia criminale del governatorato di Giza, maggiore Mostafa Meabed. Dalla procura del Cairo sono in arrivo i procuratori Mostafa Soliman, e Mohamed Hamdy El Sayed.
IL DOSSIER DEL CAIRO – Un dossier di duemila pagine sarebbe pronto per arrivare sulle scrivanie degli investigatori italiani, dai colleghi egiziani. Lo ha riferito la stampa egiziana aggiungendo che i fascicoli conterrebbero i verbali di almeno una decina di persone chiamate a testimoniare dagli inquirenti. Negli uffici di piazzale Clodio ancora non si conoscono i particolari del materiale che i magistrati del Cairo porteranno a Roma.
I MATERIALI RICHIESTI DAI PM – Quel che è certo è che la procura capitolina attende, da settimane, i materiali dell'inchiesta promessi e mai spediti dall'autorità giudiziaria egiziana. Mancano ancora all'appello i dati delle celle telefoniche, e i video delle telecamere di sorveglianza di metropolitane e negozi del quartiere nel quale Giulio viveva ed è sparito il 25 gennaio scorso, dei quali i pm romani hanno fatto, in più occasioni, esplicita richiesta. Inoltre i documenti inviati fino a oggi dal Cairo contengono informazioni sommarie e carenti anche sui verbali delle testimonianze raccolte dagli inquirenti egiziani. Giovedì, almeno una parte dei materiali richiesti, arriveranno a Roma nel corso dell'incontro che segue la riunione tra le autorità giudiziarie dei due Paesi che si è tenuta al Cairo lo scorso 14 marzo.
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