"Dio non conosce la cultura dello scarto, accogliere tutti" aggiunge il Pontefice

"Noi cristiani non dobbiamo essere chiusi, perché avremmo il puzzo di cose chiuse. Mai, dovremmo uscire e questo chiudersi in se stesso, succede quendo manca lo slancio missionario che ci porta a incontrare gli altri. Per Dio nessuno è definitivamente perduto, mai. Fino all'ultimo momento Dio ci cerca". Questo il messaggio di Papa Francesco in piazza San Pietro per l'udienza generale del mercoledì, in cui si è richiamato alla parabola del Buon pastore.

 

"Dio non conosce la nostra attuale cultura dello scarto. Dio non scarta nessuna persona, ama tutti, cerca tutti. Tutti, uno per uno. Lui non conosce queste parole, 'scartare la gente'" ha aggiunto il Pontefice. "Neppure 99 pecore possono fermare il pastore – ha sottolineato-. Lui potrebbe ragionare: 'faccio un bilancio, ne ho 99, ne ho persa solo una'. No, lui va a cercare quella, perché ognuna è molto importanrte per lui e quella è la più bisognosa, la più abbandonata la più scartata e lui va a cercarla". "Siamo tutti avvisati – ha continuato il Papa -: la misericordia verso i peccatori è lo stile con cui agisce Dio e a questa misericordia lui è fedele. Il Signore va cercato là dove lui vuole incontrarci non dove noi pretendiamo di trovarlo".

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