Diffida al ministro affinché comunichi i test di idoneità sugli alimenti stranieri presenti nella black list stilata dalla Coldiretti

La vicenda della 'black list' degli alimenti pericolosi per la salute umana è finita al centro di una querelle tra il Codacons e il ministero della Salute. La Coldiretti aveva infatti diffuso nelle settimane scorse un dettagliato elenco di cibi prodotti in Cina, India, Vietnam, ecc. venduti sul mercato europeo, contenenti sostanze chimiche vietate che mettono in serio pericolo la salute dei cittadini, del tutto inconsapevoli circa la provenienza del cibo e dei rischi cui vanno incontro. Il Codacons si era subito rivolto al Ministero della salute, per conoscere l'attività svolta dalle nostre istituzioni contro l'ingresso in Italia di prodotti alimentari pericolosi, e la risposta del dicastero è risultata insoddisfacente, perché priva dei dati richiesti sui controlli eseguiti nel nostro paese.

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"Il Ministero sembra voler sfuggire alle proprie responsabilità – afferma il presidente Codacons, Carlo Rienzi – per tale motivo abbiamo inviato oggi formale diffida al Ministro Lorenzin, affinché comunichi quali esami e quali test di idoneità con i relativi riscontri sono stati effettuati sui prodotti rientranti nella "black list" transitati nel 2015 nel territorio italiano, quale ente/organo ha provveduto agli esami e in quale sede sono stati effettuati e un riscontro sul transito per l'anno 2016 dei cibi inseriti nella 'Black list' in Italia e i relativi controlli eseguiti".

"La commercializzazione di cibi esteri pericolosi rappresenta non solo un potenziale inganno per tutti i consumatori italiani, in assenza della benché minima trasparenza, ma fa venire meno le garanzie sulla sicurezza alimentare e sulla salute, con conseguenze negative anche per l'economia del nostro paese. Per questo chiediamo a Coldiretti di approvare, nel corso del convegno che l'organizzazione dei coltivatori terrà domani a Roma, una mozione di sostegno alla battaglia per la trasparenza avviata dal Codacons", conclude l'associazione.

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