Le salme recuperate dopo la tragedia sono 169, un centinaio i dispersi
La nave che affondò nell'aprile del 2015 nel Mediterraneo carica di migranti, e che è stata da poco recuperata, all'interno potrebbe contenere tra i 250 e i 300 corpi. Si tratta di un bilancio provvisorio fornito dall'ammiraglio della Marina militare Pietro Covino, che sottolinea che sarà difficile stabilire il numero esatto di corpi all'interno. Il numero di 250-300 corpi va a sommarsi ai 169 corpi recuperati dopo la tragedia e un altro centinaio di dispersi. Sono 28 i sopravvissuti alla tragedia, tra i quali ci sono il capitano della nave e il suo assistente, ora sotto processo a Catania per presunta appartenenza a una rete criminale dedita al traffico di esseri umani. L'imbarcazione affondò al largo delle coste della Libia il 18 aprile 2015: quel naufragio è uno dei più grandi mai verificatisi nel Mediterraneo. Ora il relitto è stato portato nel porto di Augusta.
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