Intanto continua a crescere il bilancio delle vittime del sisma: sono almeno 247

"In Italia la classificazione sismica si è evoluta molto lentamente. Fino al terremoto dell'Irpinia solo il 25% del territorio nazionale era classificato sismico. Oggi circa il 70% del costruito non risponde ai requisiti attuali". Queste le parole di Paolo Clemente, ingegnere civile e responsabile del Laboratorio Prevenzione Rischi Naturali e Mitigazioni Effetti dell'Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile), ospite di Serena Bortone ad 'Agorà Estate' su Rai3.

Intanto continua a crescere il bilancio delle vittime del terremoto che ha colpito il Centro Italia, dopo la notte di ricerche senza sosta, e continua anche a tremare la terra. Lo sciame sismico è andata avanti per ore, la scossa più forte di magnitudo 4.5. I morti sarebbero oltre duecento, almeno 247, tra loro molti bambini, centinaia tra feriti e dispersi e migliaia gli sfollati. 

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