Il piano per la ricostruzione post-sisma muove i primi passi
Mentre il maltempo, con pioggia e calo brusco delle temperature, e le nuove scosse – l'ultima di magnitudo 3.2 – minacciano le zone del Centro Italia colpite dal terremoto, il premier Matteo Renzi inizia le consultazioni per 'Casa Italia', ossia il progetto di ricostruzione dei Comuni del Reatino e dell'Ascolano colpite violentemente la notte del 23 agosto causando ad ora 296 morti.
La prima tappa è la "fase di dialogo e ascolto" per quanto riguarda la ricostruzione del dopo terremoto e si farà "il punto della situazione delle ricostruzione insieme al commissario Vasco Errani". "Casa Italia è un progetto di tutto il Paese, al quale ci avviciniamo più da padri che da rappresentanti del governo", ha aggiunto Renzi
COSTITUITO POOL MAGISTRATI – Ieri, intanto, si è riunito ancora il pool di magistrati, con a capo Giuseppe Saieva, per fare il punto "sulle misure straordinarie necessarie per assicurare che la procura di Rieti sia posta in grado di proseguire nel difficile impegno di accertare responsabilità penali di singoli, collaborando al contempo con le autorità preposte alla ricostruzione". "Per rendere più fattiva questa collaborazione – fa sapere una nota della stessa procura reatina – e per abbreviare i tempi della rimozione delle macerie e delle attività di ricostruzione, così che non vi siano ritardi, il lavoro dei tecnici e della polizia giudiziaria sarà assistito da consulenti tecnici, che siano in grado di indicare le modalità operative necessarie per acquisire materiale probatorio utile nei procedimenti penali". Queste operazioni, spiega ancora la procura di Rieti, "saranno compiute nell'immediatezza e a tal fine la procura di Rieti ha costituito in pool tutti i magistrati della procura, coordinati dal procuratore della Repubblica". La procura generale assicurerà "un supporto organizzativo di personale e mezzi".
PROTEZIONE CIVILE – Il Paese ha dato buona prova di sé almeno in questa primissima fase di emergenza, ma si tratta del primo step di un lungo percorso con fasi complesse e tutte con le proprie insidie". Così il capo dipartimento della protezione civile, Fabrizio Curcio, che ha partecipato nel pomeriggio alla riunione della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative regionali, che si è tenuta a Roma sul sisma del 24 agosto. "Ogni emergenza ha sue caratteristiche", ha aggiunto Curcio sottolineando la "comprensione e il rispetto" che meritano le comunità colpite. Quella di questa prima fase di soccorsi e aiuti una "politica di vicinanza senza soluzioni preconfezionate – dice Curcio – il nostro è un lavoro in primo luogo di ascolto, in una fase che è complicata dal fatto che le esigenze varieranno nel tempo".
"Non ci saranno soluzioni preconfezionate" , ha poi assicurato. "Oggi – ha detto – siamo al dodicesimo giorno dalla tragedia, c'è ancora molto da chiarire rispetto ai danni e alle esigenze e sono ancora in corso le ricerche". Il capo della Protezione civile ha giudicato positiva la nomina di un commissario per la ricostruzione e che "ci sia un confronto schietto e diretto con chi avrà la responsabilità del dopo". "Le scelte – ha assicurato – verranno fatte seguendo la filosofia del rapporto con il territorio e questo è un vantaggio per tutti".
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