Le valutazioni sul suo conto passano ora al pm Emilio Pisante della procura di Piacenza

È stato arrestato per omicidio stradale dalla polizia di Stato il conducente del tir che, nella notte, ha investito e ucciso un operaio egiziano di 53 anni fuori dai cancelli dell'azienda di logistica Gls di Piacenza. Si tratta di un italiano di 43 anni. Spiegano dalla questura che le valutazioni sul suo conto passano ora al pm Emilio Pisante della procura di Piacenza. Secondo la ricostruzione della polizia, presente al momento dell'investimento, gli operai e i sindacalisti Usb avevano organizzato un'assemblea all'esterno del magazzino, in via Riva di Montale, chiedendo di essere ricevuti dal presidente del corriere espresso Gls, General logistics systems.

Mentre una delegazione stava incontrando i rappresentanti delle cooperative in un locale della società, un gruppo di lavoratori attendeva fuori l'esito del colloquio. La questura riferisce che "il lavoratore ucciso si sarebbe allontanato dal gruppo di colleghi in assemblea davanti al magazzino, dirigendosi verso il camion della Gls. L'autista, con in mano le bolle di consegna e chiuso nella sua cabina, lo avrebbe investito probabilmente per disattenzione".
 

 Diversa la versione del sindacato di base Usb, a cui il 53enne ucciso era iscritto. Per Usb, che ha convocato un presidio permanente e una conferenza stampa alle 11 in via Riva, "l'autista sarebbe stato incitato a partire da un preposto dell'azienda". Sempre secondo la polizia di Stato alcuni agenti che hanno assistito alla scena avrebbero "tentato di fermare il tir battendo invano sulla carrozzeria, mentre questo partiva a velocità sostenuta investendo il 53enne".
 

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