Quella attuale "è la crisi umanitaria più grave dopo la seconda guerra" mondiale. E' l'allarme lanciato oggi da Papa Francesco, che ha ricevuto i partecipanti all'Incontro europeo degli ex alunni dei Gesuiti, promosso dalla Confederazione europea sotto il patrocinio dell'Unione mondiale degli ex alunni dei gesuiti. L'incontro è in corso in questi giorni a Roma ed ha per tema "Migrazione globale e crisi dei rifugiati: è tempo di contemplare e agire".
"Pensate alla Sacra Famiglia, Maria, Giuseppe e al Bambino Gesù – ha aggiunto – nel loro lungo viaggio in Egitto come rifugiati, mentre scappavano dalla violenza e trovavano rifugio tra gli stranieri. Ricordate parimenti le parole di Gesù: 'Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto'".
"Avete dedicato la vostra Associazione mondiale alla memoria di Padre Pedro Arrupe – ha aggiunto Bergoglio – che è stato anche il fondatore del Jesuit Refugee Service, l'organizzazione che vi ha accompagnato durante questa settimana trascorsa a Roma. Più di trentacinque anni fa, P. Arrupe si sentì mosso ad agire in risposta alla situazione dei 'boat people' sud-vietnamiti, che si trovavano esposti agli attacchi dei pirati e alle tempeste nel Mar Cinese del Sud, mentre cercavano disperatamente di sfuggire alle violenze nella loro patria. Purtroppo, il mondo oggi si trova ancora coinvolto in innumerevoli conflitti. La terribile guerra in Siria, come le guerre civili nel Sud-Sudan e altrove nel mondo possono sembrare irrisolvibili. Questa è proprio la ragione per cui il vostro incontro 'per contemplare e agire' relativamente alla questione dei rifugiati è così importante".
L'incontro promosso dalla Confederazione europea sotto il patrocinio dell'Unione mondiale degli ex alunni dei gesuiti è in corso in questi giorni a Roma. "Più che mai oggi, mentre la guerra imperversa in diverse parti del mondo, mentre un numero mai raggiunto prima di rifugiati muore tentando di attraversare il Mar Mediterraneo, oppure trascorre anni e anni nei campi, la Chiesa ha bisogno che voi attingiate al coraggio e all'esempio di P. Arrupe".