Il presidente Bonaccini: "Una misura a tutela dei bimbi più deboli"
Le parole del presidente Mattarella sui vaccini "sono importantissime, non possiamo lasciare la salute persone alla disinformazione" o "a sconsiderate affermazioni prive di fondamento". Per questo, "il progetto di legge della Giunta sta per arrivare in Aula, andiamo verso l'approvazione di una legge regionale secondo cui per poter accedere ai nidi d'infanzia occorrerà essere in linea con quanto previsto dal calendario vaccinale per l'età da 0 a 3 anni". E' quanto fa sapere il presidente della giunta regionale dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, parlando di "misura a tutela della salute pubblica, e quindi delle nostre comunità, e, soprattutto, dei bambini più deboli, quelli che per gravi motivi di salute non possono essere vaccinati e che quindi sono più esposti a contagi".
Bonaccini conferma la strada scelta dall'Emilia-Romagna "e ci fa piacere – sottolinea – che altre Regioni siano intenzionate a seguirla. Anche se negli ultimi decenni le malattie infettive sono diminuite, principalmente grazie alle vaccinazioni, è anche vero che la globalizzazione ha determinato l'emergere o il riemergere di malattie infettive importanti, che sembravano ormai sconfitte. Molte malattie, non più presenti nel nostro Paese, come ad esempio la poliomielite e la difterite, circolano ancora in altre parti del mondo. I confini nazionali non sono più una barriera per la diffusione delle malattie infettive e, pertanto, la battaglia deve continuare con impegno per non perdere quello che si è conquistato in questi decenni".
Il presidente della Regione si scaglia poi contro la diffusione di "informazioni non corrette e prive di basi scientifiche che vengono diffuse da alcuni anni a questa parte, in particolare on-line". Una tendenza, aggiunge, che "ha portato ad un aumento considerevole dei rifiuti e, di conseguenza, ad un calo delle coperture vaccinali".
In Emilia-Romagna la percentuale di bambini vaccinati è notevolmente diminuita negli ultimi anni e dal 2014 è scesa al di sotto del livello di sicurezza del 95%, soglia che garantisce la miglior protezione a tutta la popolazione. Nel 2015 la copertura per le quattro vaccinazioni obbligatorie ha raggiunto il 93,4%. In alcune aree, poi, tali coperture sono al di sotto del 90%, rappresentando un potenziale rischio per la salute della collettività. Preoccupazione anche per episodi di morbillo registrati dall'inizio dell'anno che nella Regione hanno registrato tassi di incidenza elevati e gravi complicazioni.
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