Altra scossa di terremoto di magnitudo 4,7 nel maceratese

Il premier: Nessuno scontro sulle tende con le popolazioni colpite, nessuno vuole calare dall'alto le decisioni, massima condivisione

La terra continua a tremare nel centro Italia con una serie di scosse che si sono succedute per tutta la notte appena trascorsa. Dalla mezzanotte sono state 13 le scosse superiori o pari a una magnitudo di grado 3, la più forte delle quali di magnitudo 3.7 registrata con epicentro ad Ascoli Piceno alle 4.19. Un'altra forte scossa si è verificata questa mattina nel centro Italia. Secondo quanto riporta l'Ingv la scossa di magnitudo 4.7 si sarebbe registrata alle 8.56 in provincia di Macerata a una profondità di 10 chilometri.

 Dopo la devastazione arriva la paura unita alla rabbia. E i sismologi fanno sapere che la scossa ha avuto grandi ripercussioni sul livello del suolo che, in alcuni punti vicini all'epicentro, è sceso di 70 centimetri. Il giorno dopo il violento terremoto che ha colpito il centro Italia riducendo in macerie molti dei borghi, le popolazioni colpite, specialmente quelle di Norcia, non vogliono lasciare il territorio e chiedono tende al posto degli albergi nella costa. Una sorta di braccio di ferro che si è risolto con l'arrivo delle prime tensostrutture. Hanno una capacità di accoglienza di 300-400 persone In base al bollettino della protezione civile regionale in Umbria sono assistite 2.763 persone, di cui 1.032 a Norcia.

Tra gli sfollati del comune più colpito dalla furia di domenica mattina, sono circa 550 quelli trasferiti in pullman nelle strutture ricettive fuori dalla Valnerina, principalmente al Trasimeno e nella zona di Perugia, anche se posti risultano pronti anche in alberghi di Terni, Assisi, Città di Castello. Tanti altri hanno lasciato Norcia autonomamente, ma di quante persone si tratti non è al momento chiaro. Certo è che Norcia lunedì mattina è apparsa una città fantasma chiusa tra le macerie delle mura trecentesche, completamente distrutte dal terremoto.