"Gli interventi costeranno 3 miliardi", spiega a LaPresse il prefetto responsabile dell'unità di crisi del Mibact

Sono almeno 50mila i beni e le opere d'arte da mettere in salvo in seguito ai terremoti del centro Italia "prima che arrivi la neve". E' l'allarme lanciato la Fabio Carapezza Guttuso, prefetto responsabile dell'unità di crisi del Mibact che coordina il recupero e la messa in sicurezza del patrimonio culturale colpito dal sisma. Sentito da LaPresse, Carapezza Guttuso spiega che sono arrivate "segnalazioni di danni, in alcuni casi gravissimi, su oltre 5.000 immobili di pregio perlopiù chiese, nelle quali è conservato l'80 per cento delle opere a rischio: tele, statue, paramenti sacri, affreschi, opere di oreficeria e organi".

"Ci vorranno almeno tre miliardi di euro per il recupero di questi beni – sottolinea il prefetto – anche perché in moltissimi casi non basta più la messa in sicurezza" e dove tutto è crollato ci sono costi importanti da mettere in conto per la raccolta delle macerie che vanno catalogate per la ricostruzione.

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