Terremoto, nuova scossa di magnitudo 4.8 nel maceratese

Domani il Cdm approverà il nuovo decreto sul sisma, il premier: Impensabile che scuole crollino per stabilità Ue

Il centro Italia è stato nuovamente colpito da una forte scossa di terremoto  questa notte, intorno all'1.35. Secondo quanto riportato dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l'epicentro della scossa, di magnitudo 4,8, è la provincia marchigiana di Macerata, nello specifico a cavallo dei centri di Pieve Torina, Pievebovigliana e Fiordimonte. Un episodio sismico percepito nelle intere Marche e diffusamente nel centro Italia. 

RENZI: FAREMO QUANTO NECESSARIO.  "È impensabile che in nome della stabilità europea crollino le scuole" ha detto il premier Matteo Renzi nel corso dell'incontro con studenti e dottorandi del Politecnico sul progetto Casa Italia e sulla ricostruzione post terremoto."Tutto quello che serve in termini di soldi, lo mettiamo" ha specificato Renzi. La scommessa per i prossimi 30 anni è quella di creare un sistema in cui mettiamo al centro la prevenzione – ha spiegato -. Giovanni Azzone (project manager di Casa Italia) e Renzo Piano si sono resi disponibili a fare un grande piano  che sarà portato a Palazzo Chigi. L'idea è avere un dipartimento che si occupi della prevenzione. Siamo bravi, i numeri uno nell'emergenza, siamo bravi, a volte non i numeri uno, nella ricostruzione. Ora vogliamo essere bravi nella prevenzione. Ci vorranno anni", ha concluso.

"OGGI SEDE UE E' NORCIA". Oggi l'Unione Europea ha sede a Norcia, nella chiesa di san Benedetto, anche perché l'Europa va ricostruita, ma questa è una questione politica, ma perché i borghi sono l'anima  del nostro territorio" ha specificato Renzi.
 

SINDACO PIEVE TORINA: GENTE MI CHIAMA E PIANGE.  "I cittadini mi chiamano e piangono, non sanno qual è il futuro. Vedo sguardi persi, gente in lacrime, gente che mi chiede 'cosa facciamo?'". Lo ha raccontato il sindaco di Pieve Torina (Macerata), Alessandro Gentilucci, ai microfoni di Rainews24. "La condizione peggiore – ha aggiunto – è quella di artigiani e commercianti che non hanno ammortizzatori sociali. E poi ci sono gli anziani che vengono e mi dicono 'io sono di un'altra epoca, voglio morire a Pieve Torina'. Come faccio a portarli via? Questa è la condizione drammatica del paese".

NUOVO DECRETO. Venerdì, intanto il Consiglio dei ministri approverà il nuovo decreto Terremoto "che snellirà ulteriormente i tempi, le procedure, la burocrazia. I soldi ci sono, la volontà anche". Matteo Renzi continua a rassicurare le popolazioni colpite dal sisma. Non sarà una sfida "facile", né "breve". Ci vorranno tempo e fatica, scrive nella sua e-news – "ma l'Italia è più forte". A chi ha perso tutto e trascorre la notte sulla brandina di un palazzetto dello sport o in un albergo lontano da casa arrivano anche le rassicurazioni di Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato rientra in anticipo dalla missione in Israele e vola sulle zone colpite, facendo tappa a Camerino, Norcia e Magione sul lago Trasimeno. "Ricostruiremo tutto come prima. Prometto impegno e lavoro fino alla fine", assicura. Gli sfollati lo aspettano con ansia, vogliono sentirlo vicino. "Tenga uniti noi e l'Italia", è la richiesta. Mattarella stringe mani, sigla patti, incoraggia chi è più sconfortato, ringrazia militari e volontari della Protezione civile. Nella sala mensa dell'albergo di Magione sul Trasimeno, quando il presidente arriva tutto è pronto per la cena e sulla tavola apparecchiata spiccano i tovaglioli rossi, bianchi e verdi. "Mi raccomando, non mollate. Voi siete il futuro dell'Italia", dice ai bambini, che per tutta risposta intonano l'inno di Mameli.