Nella notte registrate 25 scosse nel Centro Italia, le più forti con epicentro vicino a Monte Cavallo

Nel centro Italia la terra trema ancora. È stata una lunga notte di scosse, con almeno 25 eventi sismici di magnitudo superiore a 2.0 segnalati dall'Ingv (l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) tra l'1 e le 7 del mattino. Il maggior numero (22) ha colpito la provincia di Macerata, dove alle 4.47 si è registrato un sisma di magnitudo 4.0 e alle 5.10 un'altra scossa di magnitudo 4.4, entrambe a una profondità di 6 chilometri, con epicentro a 2 chilometri da Monte Cavallo. Quindi, alle 6.40 un altro terremoto di magnitudo 3.8 ha colpita la stessa zona, con profondità di 8 chilometri. 

Intanto il Governo ha varato il nuovo decreto terremoto. L'obiettivo, spiega Paolo Gentiloni, è quello di mettere in campo "tutte le iniziative per accelerare i percorsi sia di emergenza sia di ricostruzione".
Semplificazione e velocizzazione procedurale per combattere le "strozzature burocratiche" di tutta la catena amministrativa; snellimento delle procedure per realizzare le nuove scuole e misure di sostegno alle imprese e ai sistemi produttivi. Sono questi "i tre capitoli" individuati dal presidente del Consiglio attraverso i quali palazzo Chigi, in accordo con la Protezione civile e il commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani, intende rispondere all'emergenza terremoto-maltempo in centro Italia.

Le risorse stanziate, spiega il capo del Governo, sono "consistenti" e ammontano a "diverse centinaia di milioni". Non sono sufficienti, però. Gli "sforzi notevoli" fatti a partire dalla prima scossa di fine agosto non bastano. Ecco perché, spiega Gentiloni, "nella lettera che il ministro del'Economia ha mandato a Bruxelles" per rispondere alla necessità di aggiustamento dei conti "abbiamo già anticipato che sono necessarie ulteriori risorse", risorse, spiega, "per almeno per un miliardo". Intanto però, è la sottolineatura che arriva da palazzo Chigi, il Governo non aspetterà "chissà quali superiori determinazioni". "Noi decidiamo, ci prendiamo le nostre responsabilità", ribadisce il premier, l'Italia, però, non deve essere lasciata sola. "Tutti, prima di tutti il Governo, poi il Parlamento, e anche l'Ue, devono avere la consapevolezza delle gravità di quello che è avvenuto e rispondere in modo adeguato", scandisce.

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