Uno schianto violentissimo alle 7 di mattina. Un Suv Audi nero che passa con il rosso, non riesce a frenare in tempo e travolge ad alta velocità una Nissan. All'arrivo dei soccorritori in viale Monza a Milano c'è Livio Chiericati, 57 anni, in condizioni gravissime. Morirà poco dopo in ospedale per le ferite. Nessuna traccia del conducente del Suv, fuggito dopo l'impatto senza dare aiuto. A Milano quella di domenica è stata una giornata di caccia al pirata della strada. Gli agenti della polizia locale hanno rintracciato in mattinata la proprietaria del mezzo ma la donna, residente in provincia, ha dichiarato che al momento dell'incidente non c'era lei al volante. Una versione che ha trovato riscontro dalle immagini delle telecamere di sorveglianza: alla guida c'era un uomo. La sensazione, tra gli inquirenti, è da subito quella che la donna stia proteggendo un parente. Un avviso viene diramato a tutti gli ospedali della zona: si cerca un uomo arrivato con ferite riconducibili a un incidente d'auto. Mentre proseguono le verifiche, però, è il pirata a tradirsi. Una telefonata a casa per avvisare: "Sono in ospedale". Informazione che porta in breve gli agenti al pronto soccorso di Rho. Per il 33enne, che rimane ricoverato piantonato dagli agenti, scatta l'arresto per omicidio stradale e omissione di soccorso. Saranno le analisi del sangue a stabilire se al momento dello schianto fosse sotto l'effetto di droghe o alcol.
Resta ancora il mistero sulla decisione dell'uomo di chiamare casa: il pirata si è costituito? "Abbiamo svolto prima le indagini sulla proprietà e poi su chi avesse la disponibilità del mezzo. Dopo le ricerche in tutto l'ambito familiare i sospetti si sono concentrati sul marito della donna", ha spiegato Antonio Barbato, comandante della polizia locale di Milano. A quanto emerge, dall'ospedale di Rho era arrivata una segnalazione alle forze dell'ordine. Prima o dopo la telefonata a casa? E lo scopo della chiamata era quello di avvisare la moglie o di consegnarsi agli inquirenti? A stabilirlo saranno le indagini, coordinate del pm Francesco Cajani.
"Ringrazio la polizia locale per il grande lavoro che ha permesso di risolvere in meno di 12 ore questo caso. Si confermano le statistiche dell'unità che svolge queste indagini, che riesce a individuare il 90 per cento delle omissioni", ha dichiarato l'assessore alla Sicurezza Carmela Rozza. "Comunque continuiamo a registrare un aumento delle omissioni di soccorso, piccole e grandi, e questo deve far riflettere, anche rispetto alla legge dell'omicidio stradale", ha aggiunto l'assessore dem.