L'avvocato Bagattini interviene sull'intercettazione pubblicata dal Fatto quotidiano
Federico Bagattini, avvocato di Tiziano Renzi, oggi è stato intervistato da Un Giorno da Pecora, il programma di Rai Radio1 condotto da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, per parlare della vicenda del momento: l'intercettazione, pubblicata dal Fatto Quotidiano e scovata da Marco Lillo, che vede protagonisti Matteo Renzi e suo padre Tiziano. Come ha saputo di questa intercettazione? "Stamattina mi hanno mandato i soliti messaggini, con scritto 'hai visto?'. In questo paese, se si vogliono leggere gli atti processuali, bisogna farlo sui giornali".
Lei era a conoscenza di questa intercettazione? "Assolutamente no – ha specificato a Rai Radio1 l'avvocato -. Dal punto di vista del contenuto, c'è un figlio importante che si preoccupa che il padre dica tutta la verità e che, eventualmente, la vuole sapere in anticipo, per potersi regolare. Niente di che". Ad un certo punto, l'ex premier dice al padre 'non ti credo'. "E' una provocazione, come spesso si fa nei rapporti padre e figlio. Una provocazione ed uno stimolo affinché venga fuori la verità. Ed è venuta fuori la verità: mai visto Romeo". Alla domanda di Matteo Renzi a Tiziano, su quante volte lo avesse visto, lui sembrerebbe non esser così sicuro. "Non è così, non è così. Lui ha escluso decisamente il discorso del ristorante, perché era stata diffusa la notizia della 'bettola'.
Il tema era quello, e il figlio telefona al padre proprio perché era stata diffusa questa notizia". E per quanto il possibile incontro con Romeo in un bar? "Per quello che riguarda il bar, lui dice: 'avvocato io non posso escludere in senso assoluto di aver incontrato Tizio e Caio, io faccio una vita pubblica, stringo tante mai, che vuoi che ne sappia'". Quindi potrebbe averlo incontrato come chiunque altro? "Come chiunque altro – ha spiegato Bagattini a Un Giorno da Pecora – ma non in senso specifico, relativamente ad un bar piuttosto che in un'altra occasione". Perché, allora, l'ex premier dice al padre che non gli crede? "E' una provocazione. Del resto consideri che non tutti i figli sono come Matteo Renzi, per il quale, per certi aspetti, si ribalta il rapporto padre-figlio che diventa figlio-padre. E' un po' come un padre che dice al figlio: guarda bambino che non ti credo".
Lei ha parlato con Tiziano Renzi oggi? "No, non l'ho sentito". Come mai? "La notizia è totalmente irrilevante dal punto di vista professionale e giudiziario. Anzi, se si vuole è uno 'zero virgola' in più, perché acquisisco la certezza che anche nella riservatezza della telefonata ha negato ogni forma di frequentazione con Romeo". Quindi secondo lei nessuno dei due sapeva che il telefono, in questo caso, era intercettato? "Se lo avessero saputo sarebbero stati più netti e non ci sarebbero state tutte queste polemiche che Lillo ha così sapientemente riportato". Matteo Renzi ha scritto che suo padre è appena stato in ospedale per un piccolo intervento al cuore. Come sta Tiziano Renzi? "So qualcosa – ha concluso a Rai Radio1 – credo che però non sia nemmeno opportuno parlarne, si scende sul personale".
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