(LaPresse) Ogni anno in occasione della Maturità tra gli studenti si diffondono informazioni sbagliate sulle procedure d’esame o sulla possibilità di conoscere le tracce in anticipo attraverso internet. E la conferma arriva dalla ricerca realizzata da Skuola.net per la Polizia di Stato, su un campione di circa 2.500 studenti del quinto anno. Un intervistato su 5 crede che la Polizia controlli i telefonini degli studenti per scoprire chi sta copiando. Cosa non vera tanto che è stata lanciata la campagna di sensibilizzazione “Maturità al sicuro”, con l’obiettivo di debellare il fenomeno delle fake news, bufale e leggende metropolitane. Come la “perquisizione” da parte dei professori che compongono la di commissione, la scuola “schermata” per impedire ai cellulari di connettersi ad internet, i dispositivi di rilevamento magnetico contro i telefonini.

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