In entrambe le situazioni sono stati coinvolti i carabinieri, ma i piccoli sono dovuti tornare a casa. Questioni no vax e questioni di privacy

Cominciano le scuole e scoppiano le prime questioni legate all'obbligo di vaccinazione. I primi casi a Milano e Udine dove i genitori che (per motivi diversi) non avevano vaccinato i figli e non avevano prodotto la relativa autocertificazione, si sono visti costretti a riportare lo scolaro a casa. In entrambi i casi sono stati coinvolti i carabinieri chiamati dai genitori.

Milano – Bambino respinto all'asilo di via Goldoni dove i genitori l'hanno portato a scuola non vaccinato e, quindi senza certificazione della Asl né autocertificazione. La direzione ha detto che il piccolo non poteva entrare e i genitori hanno chiamato i carabinieri. In base alla normativa vigente i carabinieri non hanno potuto fare altro che verbalizzare l'accaduto e invitare papà e mamma a riportare il figlio a casa. Stessa scena in un'altra scuola di Sesto San Giovanni. I genitori, in questo caso, sono andati direttamente dai carabinieri a presentare un esposto.

Udine – A Udine un caso un po' diverso. Una madre, pur affermando di voler far vaccinare la sua bambina, si è rifiutata di presentare qualunque certificato per questioni di privacy. Anche qui, la signora ha chiamato i carabinieri che, imbarazzati ma fermi, l'hanno invitata a tornare a casa con la bambina. La signora ha raccontato poi tutto sul suo profilo Facebook dove, però, posta testi e argomentazioni decisamente no vax.

La Regione – "Quello che è accaduto questa mattina a Milano e Sesto San Giovanni, con l'intervento delle forze dell'ordine chiamate per impedire l'ingresso a scuola di due bambini, è proprio ciò che avremmo voluto evitare con il nostro 'Percorso formale di recupero dell'inadempimento'". Lo ha detto l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, in relazione all'allontanamento di alcuni bambini dalle scuola, a Milano e Sesto San Giovanni, a causa della mancata documentazione richiesta per l'iscrizione a scuola, comprovante lo stato vaccinale, per chi in regola, o la richiesta di prenotazione della profilassi, per gli inadempienti. "Lo utilizzeremo ora – ha continuato – per convincere, attraverso il dialogo con i nostri esperti, questi e altri genitori che possiedono dubbi e resistenze, a vaccinare i propri figli e farli tornare presto a scuola. Il numero esiguo di casi di allontanamento finora segnalati, comunque, conferma l'efficacia della semplificazione delle procedure da noi sollecitata e concessa attraverso la circolare ministeriale dell'1 settembre, da noi ribattezzata 'Circolare Lombardia'".

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