Cerimonia all'Altare della Patria. Gentiloni: "Giorno di riscatto". Mattarella a Casoli: "Resistenza come Risorgimento"
La Giornata della Liberazione dal nazifascismo è iniziata intorno alle 9 con la cerimonia all'Altare della Patria di Roma, con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dai presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati, il premier Paolo Gentiloni, il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e le alte cariche militari. Il presidente Mattarella si è poi recato a Taranta Peligna in provincia di Chieti per omaggiare il sacrario della brigata Maiella. Accolto da due ali di folla il capo dello Stato si è fermato per pochi minuti prima di partire alla volta di Casoli, seconda ed ultima tappa del suo viaggio in Abruzzo.
LA POLEMICA A ROMA – Il 25 aprile, in tutta Italia, ha visto eventi istituzionali, manifestazioni e polemiche. Come quella scoppiata per il corteo di Roma. La comunità ebraica infatti non si è presentata alla manifestazione contro i fascismi ed i razzismi promossa dall'Associazione nazionale partigiani d'Italia visto che "l'Anpi, nonostante gli accordi, non ha voluto prendere una posizione ufficiale e definitiva in merito a presenze organizzate di associazioni palestinesi e filopalestinesi con simboli estranei allo spirito del 25 aprile".
Il corteo dei partigiani è comunque partito intorno alle 10 dalla sede della Regione Lazio a ha attraversato i quartieri Gabratella e Ostiense per concludersi a Porta San Paolo. "Ci sono venti di razzismo in tutta Europa e in Italia e questo è un momento importantissimo per far sentire la nostra voce", ha detto il presidente di Anpi Roma, Fabrizio De Sanctis. All'evento anche la sindaca Virginia Raggi, accolta da fischi da parte della comunità palestinese e da una delegazione del Partito Comunista, che poi è andata via. "I fischi non riscriveranno la storia" è stata la sua replica.
Niente manifestazione unitaria, dunque, perché "non ci sono le condizioni", ha spiegato la comunità ebraica romana. Che, invece, alle 9.30 era presente alle Fosse Ardeatine e successivamente alle 10 in via Tasso per un momento pubblico di raccoglimento per ricordare la Liberazione dell'Italia dal nazifascismo. È fallito quindi il tentativo di conciliazione messo in campo dal Campidoglio, che aveva promosso un accordo tra Roma Capitale, l'Anpi e la Comunità ebraica di Roma proprio per evitare divisioni e polemiche in occasione del 73esimo anniversario della Liberazione d'Italia dal nazifascismo, che coincide quest'anno con il 70esimo anniversario dell'entrata in vigore della Carta Costituzionale e dell'80esima ricorrenza della promulgazione delle leggi razziali.
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