Il 12 maggio il C-day diventa finalmente realtà
Dopo un'attesa lunga più di sette anni, il 12 maggio il C-day è finalmente realtà. Sabato alle 11 infatti apre i battenti la nuova stazione della Metro C a San Giovanni, rendendo possibile l'interscambio con la linea A. Per moltissimi abitanti della Città Eterna potrebbe essere una svolta: ad oggi circa 40mila persone utilizzano la tratta Lodi Pantano, e con l'apertura della nuova stazione metro di San Giovanni si stimano circa 50-60mila utenti al giorno per poi arrivare in una seconda fase a 100mila passeggeri. Ma il piano è molto più ambizioso, perché l'obiettivo della sindaca Virginia Raggi è far arrivare la linea C sino a Clodio-Mazzini.
La particolarità della fermata San Giovanni è la sua anima storica: all'interno è presente un museo che espone anfore e statue, pannelli didattici e video in multilingua che testimoniano la vita di tutti i giorni e le gesta di condottieri e maratone, papi e regine vissuti migliaia di anni fa. Un percorso che scende di 27 metri sotto il livello della strada e che racconta le 21 fasi della storia di Roma dai palazzi del 1800 ai primi insediamenti preistorici.
Nei piani dell'amministrazione capitolina la linea C proseguirà fino a compimento della tratta T2, dai Fori Imperiali a piazza Mazzini e andrà anche oltre fino ad arrivare a Farnesina. Il Campidoglio ha indicato i punti imprescindibili da cui partire per l'elaborazione di una project preview dell'opera. Il primo progetto elaborato da Roma Metropolitane ha indicato due modelli possibili: 4 stazioni (San Pietro, Chiesa Nuova, Argentina e Piazza Venezia) e 3 stazioni (San Pietro, Navona e Venezia). Lo studio preliminare, elaborato da Roma Metropolitane, per la tratta T2 (Fori Imperiali-Clodio Mazzini), individuerà nuove soluzioni progettuali attraverso l'elaborazione di un progetto di fattibilità.
Dal momento dell'affidamento delle attività, i tempi stimati per la stesura e approvazione sono di circa 24 mesi. I costi stimati per le attività preliminari di progettazione e di indagine archeologica ammontano a circa 1,6 milioni. Intanto è polemica sui social per i rallentamenti sulla metro A a causa di un guasto tecnico, con numerosi disagi per i cittadini romani che si spostano per la città con i mezzi pubblici.
"Dopo gli autobus che vanno a fuoco, è il turno dei treni della metropolitana che si fermano a causa di problemi tecnici creando rallentamenti e ritardi su tutta la linea – attacca il presidente Codacons Carlo Rienzi – Numerosi cittadini stanno subendo oggi disagi in relazione al disservizio sulla linea A, e torna alla ribalta il problema della manutenzione dei mezzi pubblici che a questo punto non sembra più limitato solo agli autobus, ma riguarda tutte le vetture, compresi i treni della metropolitana".
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