Conte: "Solidarietà Ue sta diventando realtà". Spagna all'attacco: "Con linea dura dell'Italia si rischia disintegrazione Unione"

I 'nemici' diventano amici e viceversa. Nella partita legata alla redistribuzione dei migranti che arrivano sulle coste italiane l'Italia trova sponde inaspettate ma anche porte sbarrate da parte di quelli a cui, invece, aveva strizzato l'occhio. Dopo Malta e Francia anche la Germania infatti accetta di accogliere le richieste italiane e di prendere 50 dei migranti fermi sulle navi al largo del porto di Pozzallo, dalle quali il premier Conte ha deciso di far scendere donne e bambini. E tutto questo, specificano fonti di Palazzo Chigi, senza che l'Italia abbia dato disponibilità ad accettare i cosiddetti 'secondary movements' dal paese governato da Angela Merkel.

A questi si aggiungono in un secondo momento pure Spagna e Portogallo. "Questa è la solidarietà e la responsabilità che abbiamo sempre chiesto all'Europa e che ora, dopo i risultati ottenuti all'ultimo Consiglio europeo, stanno cominciando a diventare realtà. Continuiamo su questa strada, con fermezza e nel rispetto dei diritti umani", dice soddisfatto l'inquilino di Palazzo Chigi. Carezze alle quali però fanno da contraltare gli schiaffi in faccia ricevuto dai paesi di Visegrad, da sempre contrari alla redistribuzione dei migranti.

 

 

L'approccio dell'Italia è "la strada verso l'inferno", e "non fa altro che motivare i trafficanti e aumentare le loro entrate" dice a chiare lettere il primo ministro della Repubblica Ceca, Andrej Babis. Praga insomma "non prenderà nessun migrante" attenendosi al "principio di volontarietà" per il quale ci si era accordati nell'ultimo Consiglio europeo. Un pensiero condiviso anche dall'Ungheria del premier Orban.

Una linea che certamente non può far piacere al ministro dell'Interno, Matteo Salvini, fautore dell'apertura al blocco di Visegrad. Il leader della Lega però nella sua replica preferisce mantenere un profilo basso. "I cechi ci diano una mano ad aiutare le autorità libiche e a riaccompagnare i migranti in Libia", argomenta. "L'unica soluzione per combattere veramente la mafia degli scafisti è che in Ue e in Italia ci arrivi se hai il permesso. Fino a ieri questo concetto non potevi dirlo adesso in Ue è chiaro a tutti che Italia ha finito di fare il campo profughi del mondo", aggiunge.

La linea del blocco dell'Est dà voce alle opposizioni. "Porte in faccia da Visegrad. Alzando i toni e isolandosi non si raggiungono risultati ottimali. Il sovranismo chiama sovranismo. Il governo M5S-Lega rifletta attentamente", dice la capogruppo alla Camera di Forza Italia, Mariastella Gelmini. Dal Pd, invece, l'ex ministro della Giustizia, Andrea Orlando, mette in luce come mentre gli "odiati maltesi" hanno fatto il loro dovere dal blocco est europeo è arrivato un secco no. Durissima infine la replica al premier ceco di Roberto Fico. Secondo il presidente della Camera, anima della corrente più 'movimentista' del M5S "la strada per l'inferno è non saper accogliere tutti insieme in un'ottica di solidarietà" e chi non accetta le quote "va sanzionato pesantemente".

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