A Genova esplode la rabbia di chi ha perso la casa nel crollo del ponte Morandi. Urla, fischi e lacrime degli sfollati davanti alla sede della regione Liguria e poi dalle tribune del Consiglio regionale. "Vogliamo rispetto, veniamo prima noi delle imprese, non ci potete trattare come cani", gridano i cittadini che come prima cosa chiedono di poter recuperare i propri effetti personali. E' la prima contestazione contro le istituzioni locali dopo il disastro del 14 agosto. Il sindaco Marco Bucci ha incontrato i manifestanti: "Non posso garantire al 100% il rientro nelle case".
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