No alla proroga dell'autocertificazione e all'obbligo flessibile: "Troppo rischioso"

La scienza torna in campo per dire il proprio no all'eliminazione dell'obbligo vaccinale per entrare a scuola e lo fa, a pochi giorni dal suono dlla campanella, in un'audizione davanti alle commissioni Affari costituzionali e Bilancio sul dl Milleproroghe. Ma non solo, anche la scuola si fa sentire e per voce del presidente dell'associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola, Antonello Giannelli lancia un grido di allarme: "Rinviare l'obbligo crea grandi rischi, si impedisca l'ingresso ai non vaccinati".

L'Istituto superiore di sanità, assieme a medici, chirurghi e pediatri, hanno confermato, ancora oggi, la validità del provvedimento Lorenzin, esprimendo dubbi seri prima sulla proroga di un anno dell'autocertificazione, poi sull'obbligo flessibile, che è la strada nel quale si starebbe indirizzando il governo giallo-verde. Poi c'è il Parlamento. In agosto sono passati in Senato due emendamenti al Milleproroghe di Lega e M5S, che permetterebbero l'ingresso a scuola senza documenti, rimandando tutto al prossimo anno scolastico. Il decreto arriverà l'11 settembre nell'aula della Camera, e dev'essere approvato entro il 24 pena la decadenza. Se l'emendamento non sarà eliminato, le cose potrebbero cambiare a scuole già iniziate.

Le evidenze scientifiche avevano già abbondantemente dimostrato che non esiste correlazione tra autismo e vaccini, che i vaccini non sono sono pericolosi, che salvano vite umane e che l'immunità di gregge è l'unica soluzione per proteggere anche i soggetti immunodepressi.

Tutti questi concetti sono stati ribaditi dai pediatri, in audizione davanti alle commissioni di Montecitorio. Per Alberto Villano, presidente della società Italiana Pediatri "sarebbe destabilizzante e pericoloso" un dietrofront sull'argomento. Anche il direttore di malattia infettive dell'Iss si è detto contrario all'introduzione dell'obbligo flessibile, perché, dice "la legge (Lorenzin) sta dando i suoi frutti". Chiari e senza dubbi i medici della Federazione nazionale di Medici e Chirurgi per i quali "eliminare l'obbligo" è un "atteggiamento antiscientifico".

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