Genova, continua lo scontro sul nome di chi dovrà gestire la prossima fase. Il premier: "Voglio inaugurarlo io". Rixa (uno dei candidati): "Sentire i genovesi". Perquisizioni Gdf a Milano
Il commissario straordinario di Genova? Sarà "colui che ci garantirà di realizzare il ponte quanto prima". Dopo le voci che lo dipingevano sotto pressione dai suoi 'vice', il premier Giuseppe Conte ha ribadito la sua posizione, confermando ciò che è emerso nei retroscena: sarà lui ad avere l'ultima parola sulla nomina delle persone chiave, pur ascoltando tutti.
Proprio nell'ottica di dare voce a tutti, martedì Conte ospiterà a Palazzo Chigi i due amministratori locali maggiormente coinvolti dalla tragedia del ponte Morandi: il sindaco di Genova Marco Bucci e il presidente della Liguria Giovanni Toti (che la Lega di Matteo Salvini vorrebbe come commissario). Dopo un confronto con loro, verrà approvato definitivamente il 'decreto urgenze', che per il momento ha avuto l'ok 'salvo intese', con la possibilità cioé di introdurre sostanziali modifiche. Dopo l'approvazione del decreto passeranno altri 10 giorni e poi, con un'apposita decisione dello stesso presidente del Consiglio (tramite Dpcm), arriverà il nome del responsabile del post-tragedia.
A quel punto, per davvero, bisognerà mettersi al lavoro per costruire la nuova infrastruttura. Il ponte, nelle intenzioni del governo, deve essere costruito nel giro di un anno. Conte, parlando a Roma a margine di un evento dell'Oms, ha detto di volerlo inaugurare lui stesso, in prima persona, nel 2019. Rispondendo ai cronisti che gli chiedevano maggiori dettagli, il premier ha messo le mani avanti: "Non ho fatto ancora il cronoprogramma esatto, ma vi stupirò". Ad ogni modo, "non abbiamo ancora un identikit preciso", ha detto il presidente del Consiglio, spiegando che "quel che conta è il risultato".
Il vicepremier Luigi Di Maio, capo politico del M5S, ha provato a dare qualche dettaglio in più: "Ci serve una persona preparata e onesta, perché questa persona agirà in deroga su tante cose". Arrivando alla Fiera di Rho per 'Micam', fiera del comparto calzaturiero, Di Maio ha sottolineato che sul nome "ci stiamo lavorando, non stiamo litigando". Un identikit preciso lo ha disegnato il leghista Edoardo Rixi, sottosegretario del ministero delle infrastrutture, secondo cui il nome del nuovo commissario "deve essere deciso sentendo Regioni e Comune di Genova".
Lo stesso Rixi, in realtà, viene dato in corsa per diventare commissario, ma ha fatto spallucce all'ipotesi : "Può succedere di tutto, io spero che si trovi una posizione di equilibrio. Io faccio 25 passi indietro, i nomi ci sono". Per il momento, comunque, "Conte ha fatto quello che doveva fare", ha detto il sottosegretario, spiegando che "sul decreto ci sono alcune misure quantificate".
Il nome del governatore della Liguria, forzista ma vicino alla Lega, piace al centrodestra. Per il deputato azzurro Luca Squeri, Toti "è la persona più adeguata", essendosi già occupato dell'emergenza subito dopo il crollo. "Tagliarlo fuori per ragioni politiche o di appartenenza sarebbe sbagliato", ha affermato la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. Per quanto riguarda gli indennizzi ai cittadini sfollati, giovedì si terrà un nuovo incontro tra Regione Liguria, Comune di Genova e Società Autostrade. Nel corso dell'incontro Regione Liguria chiederà ad Autostrade di intervenire anche per le aziende direttamente colpite, che dovranno essere delocalizzate con misure che verranno stabilite azienda per azienda, nella riunione prevista per venerdì, nella sede della Camera di Commercio di Genova.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata