Stava andando a trovare un'amica. Presa a pugni e abusata, è stata portata in ospedale dalla polizia

Stava andando a casa di alcuni amici la studentessa di 21 anni, originaria della Mongolia, che è stata aggredita e violentata la notte tra domenica e lunedì, poco dopo la mezzanotte, a Firenze nei pressi del viadotto del Varlungo, nella zona sud della città.

Il presunto aggressore, Arnaut Mustafà, 25 anni, senza fissa dimora di nazionalità romena, è stato rintracciato poche ore dopo dagli uomini della squadra mobile fiorentina. Per lui, già noto alle forze dell'ordine, è scattato il fermo d'indiziato di delitto. La vittima della violenza lo avrebbe riconosciuto come il suo aggressore.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la giovane è stata aggredita mentre si trovava su una rampa di scale del viadotto e ha tentato di reagire, ma il 25enne l'ha colpita con dei pugni e, trascinandola per i capelli, l'ha portata dietro un albero per abusare di lei. A interrompere la violenza è stato il passaggio di una persona. Il 25enne, temendo di essere scoperto, è fuggito scordando il marsupio con i documenti e il telefono cellulare.

La ragazza, ferita e sotto shock, è rientrata nella casa dello studente, dove risiede, e ha avvisato la polizia. Insieme agli agenti sono arrivati anche i sanitari del 118 che l'hanno portata all'ospedale di Ponte a Niccheri dove le sono state riscontrate ferite giudicate guaribili in 15 giorni ed è stato attivato il codice rosa per le vittime di violenza.

I poliziotti hanno rintracciato il 25enne mentre dormiva in un palazzo abbandonato di due piani, in una zona difficilmente raggiungibile sempre nei pressi del viadotto. Nel suo giaciglio di fortuna sono stati trovati anche gli abiti sporchi di sangue che probabilmente indossava la notte scorsa. Le indagini della squadra mobile proseguono: al vaglio degli investigatori anche possibili collegamenti con un altro caso di violenza analogo a quello della scorsa notte, denunciato nel giugno scorso, sempre da una donna di origini asiatiche, aggredita mentre faceva jogging nei pressi del viadotto del Varlungo.

Sulla vicenda è intervenuto il sindaco di Firenze Dario Nardella che ha espresso solidarietà "alla giovane, che ha scelto la nostra città per studiare", e la volontà di "aiutarla nei modi e nei tempi che saranno possibili". Nardella ha poi ingraziato la polizia di Stato e la Procura "per la rapidità con cui hanno individuato e fermato il presunto colpevole. Ora ci aspettiamo la massima severità perché paghi per quello che ha fatto fino in fondo. Firenze, ancora una volta, dice basta alla violenza sulle donne".

Ma dai partiti di centrodestra e dal Movimento 5 Stelle sono arrivate critiche all'amministrazione comunale e regionale per la gestione della sicurezza. "A Firenze la situazione sul fronte degrado e sicurezza è ormai fuori controllo, e non da ora. Il territorio va presidiato in maniera capillare giorno e notte: che fine ha fatto il vigile di quartiere annunciato dal sindaco?", ha attaccato il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, e coordinatore fiorentino di Forza Italia, Marco Stella.

Secondo l'esponente azzurro "le forze dell'ordine stanno svolgendo un lavoro eccellente e fanno quello che possono, ma è chiaro che servono aumenti di organico e incentivi economici, riconoscendo al comparto le necessarie dotazioni finanziarie utili a garantire livelli di sicurezza adeguati alle esigenze dei cittadini e alle crescenti situazioni di criminalità che si verificano quotidianamente. Urge un aumento degli stanziamenti di bilancio regionale da destinare alla lotta contro l''insicurezza".

Esprimendo solidarietà e vicinanza alla studentessa ventunenne, i consiglieri regionali pentastellati hanno chiesto per Firenze sul fronte della sicurezza "un intervento tempestivo del ministro degli Interni, Matteo Salvini". Secondo gli esponenti del M5S "le politiche portate avanti dal Pd hanno fatto danni su danni" e "ora è necessario unire le forze e invertire questa tendenza".

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