Oltre 600 ettari di bosco distrutti, case sfollate e scuole chiuse. Dalla Regione 200mila euro per l'emergenza

Poteva andare peggio nel Pisano, per l'incendio che ha devastato nella notte tra lunedì e sabato il monte Serra, se la macchina dei soccorsi non si fosse messa in moto in tempi rapidissimi. Appena avvistate le prime fiamme, infatti, vigili del fuoco, volontari delle squadre antincendio della Regione e della protezione civile regionale hanno iniziato a battere il territorio minacciato, tra i comuni di Calci e Vicopisano, per avvertire la popolazione ed evacuare le abitazioni più vicine al fronte dell'incendio.

"I vigili del fuoco sono stati i nostri angeli", hanno detto alcune persone evacuate nella notte, che.hanno descritto l'incendio come "uno scenario apocalittico". Il comandante dei vigili del fuoco di Pisa, Ugo D'Anna, ha raccontato che gli uomini di due squadre impegnate nelle operazioni di spegnimento delle fiamme hanno anche rischiato di perdere la vita. Il pericolo non è del tutto passato, perché il forte vento di tramontana, con raffiche anche di 40 chilometri all'ora, continua ad alimentare i focolai, ed è una corsa contro il tempo per evitare che le fiamme riprendano vigore, ma dalla mattina di martedì sono in azione anche i canadair e gli elicotteri, indispensabili per riversare acqua dove i pompieri a terra non possono arrivare. I danni all'ambiente e alle case sono ancora da valutare, ma saranno comunque ingenti.

Come ha detto il presidente della Toscana Enrico Rossi, arrivato a Calci per seguire le operazioni di spegnimento delle fiamme e di soccorso, "non ci sono stati né morti né feriti, solo tre persone intossicate in modo lieve, e alcune abitazioni bruciate, e se non ci sono morti e feriti, a tutto il resto si rimedia". Intanto Rossi, in attesa di programmare con gli enti locali interessati gli interventi di bonifica, ha firmato il decreto di stato d'emergenza regionale per le zone colpite, con uno stanziamento di 200mila euro per le emergenze immediate, quelle che riguardano, in particolare, l'assistenza ai circa 700 sfollati tra Calci e Vicopisano, ospitati nelle palestre e nelle parrocchie.

I numeri poi sono la testimonianza più evidente del disastro: almeno 600 ettari di bosco andati distrutti; scuole chiuse oggi e domani sia a Calci che a Vicopisano; impegnati sul campo 80 vigili del fuoco, provenienti da tutti i comandi della Toscana e dall'Emilia Romagna: 180 squadre antincendio inviate dalla protezione civile regionale, oltre a 50 uomini del volontariato e operai forestali, coordinate dal Comune di Vicopisano; due Canadair già operativi, oltre a 4 elicotteri antincendio della Regione e un elicottero S64 in dotazione alla Forestale decollato dall'aeroporto napoletano di Capodichino.

Un disastro causato da mani criminali, come hanno sostenuto sia Rossi che i sindaci dei comuni della zona, basandosi anche sulle prime ipotesi avanzate dai vigili del fuoco e dalla protezione civile. Nella stessa area era divampato un incendio solo una settimana fa. Il ministro dell'Ambiente Sergio Costa, che ha seguito con preoccupazione l'evolversi dell'incendio da New York, dove si trova per impegni istituzionali, ha detto: "Ringrazio i vigili del fuoco, la Protezione civile e le squadre di volontari che stanno operando a difesa delle abitazioni. E' importante che si faccia chiarezza sull'origine dell'incendio che ha distrutto un bosco e messo a repentaglio la vita delle persone. Ho dato mandato ai carabinieri forestali di attivare ogni utile iniziativa per approfondire senza indugio le indagini necessarie per risalire agli eventuali autori del rogo".

E mentre il Codacons ha messo una taglia di 2mila euro sul piromane, il governatore della Toscana ha aggiunto: "Sarà importante che anche il governo nazionale spinga per accertare la responsabilità dell'incendio con indagini approfondite, che sono certo verranno svolte dalle forze dell'ordine".

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