I fatti risalgono allo scorso febbraio ma ci sono volute complesse indagini per ricostruire due episodi diversi (omicidio e rapina) in cui compare lo stesso oggetto

Ha usato una penna-pistola calibro 22 dotata di silenziatore sia per uccidere una trans peruviana a Cinisello Balsamo lo scorso 4 febbraio, sia per una rapina a Segrate il giorno dopo. Giovanni Amato, netturbino, 43 anni, è stato arrestato al termine di una lunga e complessa indagine che ha avuto al centro anche questo strano oggetto, una specie di enorme "siringona"  in grado di sparare proiettili molto piccoli ma molto efficaci. La vicenda è stata raccontata questa mattina dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Sesto San Giovanni insieme alla magistrata di Monza.Luisa Zanetti

Ai primi di febbraio venne uccisa nel suo appartamento di Cinisello Balsamo, la trans peruviana Luis Omar Munoz (43 anni), il suo convivente l'aveva trovata morta nel letto con molto sangue intorno ma, apparentemente, senza ferite. La trans batteva in viale Fulvio Testi e, spesso, portava i clienti a casa. Quella sera, prima di essere uccisa, aveva avvisato il suo amico che aveva bisogno dell'appartamento libero per un'ora. Le indagini si sono rivelate subito difficili. C'è voluto del bello e del buono per capire che nella schiena della vittima c'era un foro di entrata di un proiettile molto piccolo ma devastante.

Il giorno dopo, a Segrate, c'è stata una rapina a un ristorante gestito da un cinese di 35 anni. Sono stati sparati alcuni colpi e il titolare del negozio è stato ferito. Amato e un complice sono finiti in manette quella stessa sera, ma nessuno aveva fatto il collegamento con l'episodio della morte della trans. Dalle indagini dall'esame necroscopico sulla trans uccisa (e dalle immagini raccolte dalle telecamere di sicurezza) si è capito che la penna-pistola veva sparato anche la sera prima. L'indagine è andata avanti esaminando migliaia di immagine per capire se nei due episodi appariva la stessa auto o la stessa persona. Arrivati a un'auto, e trovata un'impronta su una lattina in casa della trans uccisa, i carabinieri sono risaliti al netturbino che è stato accusato di omicidio mentre si trovava già in carcere. Amato ha precedenti per spaccio di droga e rapina.

 

 

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