Milano, 31 ott. (LaPresse) – L'ex attaccante della Nazionale, della Juventus e dell'Udinese, Vincenzo Iaquinta, è stato condannato in primo grado a due anni di reclusione nel processo di 'ndrangheta Aemilia, a Reggio Emilia. L'ex calciatore è accusato di reati relativi alle armi: per lui erano stati chiesti sei anni. Condannato, invece, a 19 anni il padre Giuseppe, con l'accusa di associazione mafiosa. "Siete ridicoli, vergogna", hanno urlato Iaquinta e il padre uscendo dall'aula del tribunale durante la lettura della sentenza.

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